Janković: «Il merito è di tutta la squadra»

Dopo la doppietta che ha regalato il derby al Rijeka

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Janković: «Il merito è di tutta la squadra»
Niko Janković (con la palla). Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

“Iragazzi si sono più che mai meritati due giorni di riposo per rifiatare, stare un po’ con le famiglie o fare un salto a casa”, aveva detto dopo la vittoria di Pola l’allenatore del Rijeka, Sergej Jakirović. Insomma, una specie di premio per il successo nel derby con l’Istra 1961, importante sia per la classifica che per il morale. E oggi il Rijeka torna puntualmente ad allenarsi in vista del prossimo impegno, quello con il Varaždin di domenica pomeriggio a Rujevica (ore 15, diretta su TVC 2). Una partita fondamentale esattamente quanto quella del Drosina, che in caso di vittoria porterà ulteriori schiarite in merito alla vista sul quarto posto, nelle combinazioni più ottimistiche anche sul terzo (l’Osijek è in fin dei conti lontano pochi punti). Il Rijeka visto nel derby non ha entusiasmato, specie nel secondo tempo in superiorità numerica, ma ha meritato i tre punti. Nei primi 45’ i fiumani hanno fatto valere il proprio gioco, dimostrando fame di vittoria sin dalle battute iniziali a cospetto di un Istra poco ambizioso. Il gol di Niko Janković, il primo in maglia fiumana, è stato in un certo senso la logica conseguenza delle cose. La ripresa è stata a tratti sofferta, complice il “ritorno” dei padroni di casa e un baricentro troppo basso. Poi, con l’espulsione di Mlinar, la strada si è fatta tutta in discesa, non comunque senza qualche battuta a vuoto di troppo. Il rigore del 2-0 dello stesso Janković ha sancito alla fine i meritati tre punti. “Direi che abbiamo dato il massimo. A fine partita tutti eravamo fisicamente e mentalmente esausti – dice la mezzapunta –. Sono particolarmente felice di questa vittoria per i nostri tifosi, che anche a Pola non ci hanno fatto mancare il loro sostegno. Non dimentichiamo che venivamo dalla sconfitta casalinga con lo Slaven Belupo e che c’era forse un po’ di delusione tra il nostro pubblico. In quanto a noi, invece, il KO ci imponeva di farci perdonare con una grande prova. Vincere un derby è sempre qualcosa di particolare. Quando tutta la squadra gioca bene è logico che a beneficiare può essere anche il singolo. Stavolta è toccato a me questo privilegio, con il Varaždin magari a qualcun altro. L’importante è che il Rijeka prosegue con la scalata di posizioni in classifica. Giochiamo abbastanza bene e facciamo punti, per tanto non c’è da lamentarsi. Ovvio, poi, che si deve sempre ambire al meglio”, conclude Janković, il quale ha parole di lode per l’allenatore Sergej Jakirović. “Come sempre lo staff tecnico ha preparato benissimo la partita. Ognuno di noi sapeva esattamente che cosa fare in campo in qualsiasi momento o situazione. Vero che in campo ci andiamo noi giocatori, ma diamo anche dei meriti alla panchina”.

Multa e monito dall’UEFA
Come un fulmine a ciel sereno, ma nemmeno tanto (negli ambienti ben informati si sapeva che qualcosa del genere potesse succedere), sabato mattina da Nyon, sede dell’UEFA, era arrivato un comunicato da parte del massimo organo calcistico europeo nel quale si spiegava che l’UEFA, dopo aver preso atto dei controlli effettuati da parte dell’Organo di controllo finanziario per club, ha multato il Rijeka con 450mila euro a causa del mancato rispetto del Fair play finanziario (leggi: requisiti di solvibilità) in base all’“UEFA Club Licensing and Financial Sustainability Regulations”, il nuovo regolamento sulla sostenibilità finanziaria adottato dalla Federcalcio europea. La sanzione, in pratica un importo simbolico (il corrispettivo di quanto guadagnato attraverso l’ultima partecipazione in Conference League) è dovuta alla condotta tenuta della società di Rujevica l’anno scorso. Oltre

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