
Rijeka-Istra 1961 atto quarto. Stasera a Rujevica andrà in scena il derby regionale, piatto forte della 33ª giornata della SuperSport HNL (calcio d’inizio alle 19.10). Come detto, si tratta del quarto incrocio stagionale tra le due formazioni, con il bilancio in perfetta parità: un pareggio e un successo per parte. Molto significativo quello dei polesi colto a Fiume lo scorso ottobre, valso il primo storico urrà in casa dei cugini quarnerini. Ma quello era un altro Rijeka, allo sbando e costretto ad arrabattarsi nei bassifondi della classifica. Nulla a che vedere con quello spigliato e frizzantino del girone primaverile, che in termini di punti conquistati ha messo tutti in riga, compresa la Dinamo campione. Per la truppa di Sergej Jakirović riparte la difesa del terzo posto e la lotta a distanza con il ringalluzzito Osijek di Stjepan Tomas (gli slavoni ospiteranno domani al Gradski vrt la Dinamo), ma soprattutto la caccia al pass europeo che in caso di vittoria, e della contemporanea mancata affermazione di Slaven Belupo e Varaždin, diventerebbe certezza. Ma i tre punti i fiumani dovranno sudarseli. Il 3-0 rifilato dagli istriani nel turno scorso al pericolante Šibenik dev’essere un monito, come pure il fatto che la squadra di Gonzalo Garcia sia ancora in corsa per il palcoscenico europeo. E inoltre si presenterà con un’arma in più, ovvero il rientro del suo miglior marcatore e faro dell’attacco Erceg, assente proprio dall’ultimo derby per la maxisqualifica di nove giornate inflittagli dopo che aveva perso la testa nell’incandescente finale della partita disputata al Drosina. E tra l’altro proprio il centravanti spalatino era stato il match-winner della sfida di Rujevica quando un suo guizzo a metà ripresa valse quello storico successo.
Dilaver torna disponibile
Per quanto riguarda la formazione, sarà interessante scoprire le scelte di Jakirović. Nell’ultima uscita con lo Slaven Belupo ha varato una sorta di Rijeka B facendo rifiatare un paio di titolari. Le seconde linee hanno risposto presente e per alcuni di loro potrebbe esserci la riconferma dal primo minuto. Uno di questi è Ivan Smolčić, anche se il centrale classe 2000 non può più considerarsi una riserva. Complici i guai muscolari di Dilaver, è partito titolare contro Lokomotiva e Slaven Belupo ripagando in pieno la fiducia del suo allenatore, oltre che trovando subito il necessario affiatamento con il collega di reparto Galešić. Nel frattempo Dilaver è nuovamente arruolabile, ma la sensazione è che Jakirović darà ancora spazio al giovane difensore, il quale a Koprivnica ha fornito l’assist ad Ampem per l’1-0 dopo soli 37 secondi dal fischio d’inizio. “Una vittoria importante su un campo difficile dove non vincevamo da due anni – ricorda Smolčić tornando sul 3-1 inflitto ai “farmacisti” –. Nel primo tempo siamo stati praticamente perfetti, prima di subire il loro gol in avvio di ripresa. A quel punto ci siamo un po’ disuniti vivendo pericolosamente per 10-15 minuti, però abbiamo retto l’urto e segnato il terzo gol al momento giusto”.
Erceg e Bakrar
Contro l’Istra i biancocrociati sono attesi da un altro tipo di partita. “Hanno caratteristiche diverse rispetto allo Slaven, ma sono ugualmente pericolosi. Fanno tanto possesso e concedono poco in difesa. Non credo si chiuderanno dietro, ma nemmeno che ci aggrediranno dall’inizio. Anche a noi piace avere il pallino del gioco e quindi una delle chiavi sarà assumere il controllo a centrocampo. Il rientro di Erceg? Per noi non cambia nulla. L’Istra ha comunque anche altri attaccanti molto pericolosi, come ad esempio Bakrar. Hanno entrambi qualità tecniche importanti e sono molto rapidi perciò sarà fondamentale non trovarci uno contro uno in campo aperto”. Il ticket europeo è a un passo e stasera potrebbe arrivare anche l’aritmetica. “Se penso a dove eravamo a gennaio anche il quarto posto sarebbe un grande traguardo però ora che siamo terzi, qui vogliamo rimanerci. L’ideale sarebbe chiudere i conti prima del match con l’Osijek all’ultima giornata”, ha concluso Ivan Smolčić.
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