Istra 1961: una stagione coi fiocchi

La formazione polese pareggia con lo Slaven Belupo e chiude il campionato al quinto posto. L’allenatore Gonzalo Garcia è soddisfatto: «Orgoglioso della squadra»

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Istra 1961: una stagione coi fiocchi
Il gol del pareggio di Mlinar. Foto: Sasa Miljevic/PIXSELL

A conti fatti, se non da favola – lo sarebbe sicuramente se fosse arrivato il pass europeo – è stata una stagione coi fiocchi quella dell’Istra 1961, che al Drosina, nell’ultimo turno di campionato, ha strappato un prezioso pareggio contro lo Slaven Belupo (1-1) nel finale di partita grazie a una punizione capolavoro di Mlinar. Di conseguenza, grazie alla migliore differenza reti rispetto al Varaždin, che a sua volta ha pareggiato 0-0 con la Lokomotiva), i gialloverdi polesi hanno chiuso il torneo con uno storico 5° posto, ovvero il miglior piazzamento in assoluto nella massima serie. Inoltre, la squadra istriana ha conquistato il maggior numero di punti, 46, da quando si gioca la Lega a 10 squadre.

A giochi chiusi l’allenatore dei gialloverdi, Gonzalo Garcia, è soddifatto, e ci mancherebbe… “Abbiamo terminato questa difficile stagione in quinta posizione, per cui posso ritenermi molto soddisfatto per il piazzamento finale. Sono orgoglioso dei miei giocatori e dell’intero staff tecnico per quanto hanno dato in questo campionato. In quanto alla partita con lo Slaven, abbiamo iniziato molto bene, creato alcune buone occasioni, ma poi siamo calati di tono e sofferto il gioco dell’avversario. Nella seconda frazione abbiamo cercato di fare il possibile per agguantare il pareggio, obiettivo raggiunto allo scadere con la bellissima rete di Mlinar, che ci ha regalato la quinta posizione. Sono del parere che l’abbiamo meritata, in quanto abbiamo lottato dalla prima all’ultima giornata dimostrando che siamo una squadra forte e competitiva”, ha concluso l’allenatore uruguaiano.

Gonzalo Garcia ha tutti i motivi per sorridere.
Foto: Sasa Miljevic/PIXSELL

Come si diceva, all’inizio i padroni di casa hanno preso subito in mano le redini del gioco, gettando alle ortiche nel primo quarto d’ora tre ghiotte occasioni con Bakrar (al 7’ e al 8’) e con Hujber (al 12’). La risposta degli ospiti non si è fatta troppo attendere e al 21’ Majkić ha negato la gioia del gol a Hoxha. Nei secondi finali del primo tempo Crnac ha servito perfettamente Bašić, che con una botta dal limite dell’area ha colpito il palo alla sinistra di Majkić. Nella ripresa lo Slaven Belupo si è reso molto più pericoloso dei polesi, prima con Krušelj il cui tiro è stato deviato in angolo da Majkić, e quindi andando a segno con Hohxa (56’), abile a insaccare di testa su un lancio lungo sempre di Krušelj. Appena cinque minuti dopo Krstanović ha avuto la palla del raddoppio, però anche questa volta la dea bendata è stata a favore dei gialloverdi, visto che l’attaccante della squadra di Koprivnica ha colpito la traversa.
All’85’ Mlinar si è procurato un fallo a circa 18 metri dalla porta. A incaricarsi della la punizione è stato lo stesso giocatore, che ha infilato la sfera sotto l’incrocio dei pali alla destra di Sušak. Nei minuti di recupero Marešić ha subito la seconda ammonizione, con conseguente cartellino rosso, anche se si è del parere che l’arbitro in precedenza avrebbe dovuto fischiare un fuorigioco a favore dei locali. Al fischio finale grande gioia e festa al Drosina, però con un po’ di rammarico: il capitano Einar Galilea, all’Istra 1961 nelle ultime quattro stagioni e mezzo e con all’attivo cinque reti, ha deciso di lasciare Pola andando in cerca di nuove avventure.

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