Istra 1961, tutto in 90 minuti. O la va o la spacca

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Istra 1961, tutto in 90 minuti. O la va o la spacca

POLA | Al Drosina è comparso un raggio di sole in attesa del sereno, inteso prima come spareggio salvezza e poi come permanenza in Prima Lega. L’iniezione finanziaria dell’imprenditore Danko Končar è stato un vero e proprio toccasana in vista dell’incontro odierno contro il Rudeš, in programma alle ore 20 allo stadio Aldo Drosina e valido per la 36ª e ultima giornata di campionato. Il conto societario sbloccato, il versamento di alcuni arretrati ai dipendenti del club e dello stadio, nonché ai calciatori, e con ogni probabilità l’ottenimento della licenza per l’anno prossimo (l’ufficialità dovrebbe arrivare nella prossima settimana) hanno fatto sì che si respiri tutta un’altra aria in vista degli importantissimi 90 minuti odierni, gli ultimi del campionato.
“Una volta entrato nello spogliatoio ho subito avvertito un clima diverso, c’è molto più ottimismo e voglia di fare bene. Ora spetta a noi completare l’opera ottenendo la salvezza sul campo, prima battendo il Rudeš e poi superando il Varaždin nel doppio confronto”, le parole dello stopper Igor Zgrablić.
Come noto i polesi e il fanalino di coda Cibalia condividono il penultimo posto a parità di punti. La squadra di Pola vanta un bilancio migliore nelle sfide dirette e quindi oggi non dovrà fare peggio della squadra di Vinkovci, che in contemporanea giocherà in casa della Lokomotiva. Dunque, anche con una sconfitta i polesi potrebbero salvarsi, sempre che pure lo Cibalia venga battuto. Certamente sarebbe meglio vincere….
“Per fortuna siamo padroni del proprio destino”, hanno sottolineato sia Zgrablić che l’allenatore Darko Raić-Sudar nella consueta conferenza stampa della vigilia. “Ora in squadra c’è più fiducia per il futuro – ha aggiunto l’allenatore –, e ciò si è riflettuto durante gli allenamenti. Spero succeda lo stesso anche nel corso della partita”.
Il Rudeš è ormai salvo, ma ciò non vuol dire che verrà al Drosina a fare soltanto la comparsa. Va detto che la matricola ha raccolto più punti di tutti gli altri nelle ultime dieci giornate. I polesi, d’altro canto, sono i peggiori, con soltanto due punti sui 30 disponibili.
“Non sarà facile, anche se non so con quale formazione il Rudeš scenderà in campo. Ora che la situazione societaria è un po’ più rosea anche i calciatori dovrebbe essere meno tesi e nervosi. Siamo motivati al massimo e cercheremo di regalare una gioia a noi stessi e ai tifosi”, le parole di Raić-Sudar, che oggi dovrà fare a meno dello squalificato Vanja Iveša e di Dino Halilović, fermo per somma di ammonizioni. Non dovrebbe essere della partita neppure Kristijan Jakić, infortunato. Dunque senza Halilović e Jakić, non ci saranno centrocampisti difensivi in squadra. Vojnović di conseguenza vedrà arretrato il suo raggio d’azione, mentre per coprire l’altro “buco” sono in ballottaggio Maksimović e Prelčec.
Questo dunque l’undici più probabile: Ćorić in porta, Matas, Zgrablić (Jovičić), Prce e Pavić in difesa, Vojnović, Bady e Maksimović (Prelčec) a centrocampo, Matei, Ottochian e Roce in attacco.
Dirigerà il fiumano Ivan Bebek.

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