Istra 1961, tutto in 90 minuti

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Istra 1961, tutto in 90 minuti

POLA | Tutto in 90 minuti. L’Istra 1961 non ha approfittato del primo match ball per assicurarsi lo spareggio salvezza contro il Varaždin nell’incontro di ieri l’altro in casa dello Slaven Belupo e ora è costretto a soffrire, insieme ai suoi tifosi, nella partita di venerdì sera al Drosina (ore 20) contro il Rudeš. A proposito del prossimo avversario, va detto che il 29 marzo i polesi si presentarono sul campo di via Kranjčević con quattro lunghezze di vantaggio sugli zagabresi. Il gol segnato dall’ex Miljanić in pieno recupero ha fatto da vero e proprio spartiacque: da allora i polesi hanno conquistato due soli punti, mentre il Rudeš ben 19. Ora ne ha 13 di vantaggio e a Pola verrà senza alcun assillo.
Ma l’avversario con la A maiuscola di questi tempi è comunque lo Cibalia, appaiato in classifica ai polesi con 26 punti. Essendo la squadra di Darko Raić-Sudar migliore di quella slavone negli scontri diretti (decisiva la differenza reti, visto il bilancio di due pareggi e una vittoria per parte) le basterà non “fare peggio” dello Cibalia, che a sua volta sarà ospite della Lokomotiva dei due ex, ovvero l’allenatore Goran Tomić e l’attaccante Dejan Radonjić.
Dunque, tutto è ancora nelle mani dei polesi, che con una vittoria ai danni della matricola potrebbero infischiarsene del risultato di Zagabria, qualunque esso sia. Il problema è che la squadra di Raić-Sudar non sa più vincere: nelle ultime dieci partite ha collezionato due pareggi e ben otto sconfitte, un bilancio che non può lasciare certo tranquilli.
“Se a inizio preparazione invernale qualcuno mi avesse offerto la possibilità di giocarmi lo spareggio nell’ultimo turno di campionato avrei accettato subito date le vicissitudini societarie di quel periodo, quando era addirittura in predicato la nostra partecipazione nel girone primaverile”, ha detto dopo la sconfitta di Koprivnica l’allenatore dei polesi, anche per smorzare un po’ l’ondata di pessimismo come conseguenza dell’ennesima sconfitta.
La prestazione di lunedì ha dimostrato ancora una volta che l’Istra 1961 ha problemi sia di carattere fisico, in quanto regolarmente accusa una flessione nella ripresa, che (o soprattutto) psicologico. Le cinque ammonizioni nel primo tempo la dicono lunga.
“Evidentemente la situazione societaria e l’incertezza sul futuro si fanno sentire: alcuni calciatori non ce la fanno a reggere la pressione psicologica. Ed è proprio su questo aspetto che dovrò lavorare sino alla partita di venerdì sera. Commettiamo errori grossolani e concediamo troppo in fase difensiva, mentre in attacco non riusciamo a trovare la soluzione giusta. Però, lo ripeto ancora una volta: ai ragazzi non posso rimproverare proprio nulla, in quanto la volontà di fare bene c’è eccome”.
Per la contesa da dentro o fuori contro il lanciatissimo Rudeš, Raić-Sudar dovrà fare i conti con l’assenza di Halilović, espulso a Koprivnica per somma di ammonizioni, e quella probabile dell’altro centrocampista difensivo Jakić, uscito per infortunio. Ancora fuori combattimento lo squalificato Iveša, mentre ci saranno i rientri di Vojnović a centrocampo e di Pavić sulla fascia sinistra.

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