Istra 1961. Spareggio salvezza sempre più vicino

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Istra 1961. Spareggio salvezza sempre più vicino

POLA | Cinque e sette. Non sono i numeri del lotto, che nel fine settimana hanno fatto vincere a Pola quasi due milioni di kune, ma i punti di distanza dell’Istra 1961 dall’ottavo classificato Slaven Belupo e dal settimo Inter. La sconfitta in casa della formazione di Zaprešić (1-3) ha avvicinato i polesi ancora di più allo spareggio salvezza contro la seconda classificata della serie cadetta. Come dire, non c’è due senza tre dopo che nelle precedenti due stagioni l’Istra 1961 aveva guadagnato così la permanenza contro lo Šibenik e il Varaždin.
Ovviamente non è una sentenza definitiva in quanto alla fine del torneo mancano ancora 11 partite, ma dopo l’ennesima sconfitta i polesi dovrebbero compiere un piccolo miracolo sportivo per agguantare l’ottavo posto. Anche perché venerdì scorso a Zaprešić hanno gettato alle ortiche una ghiottissima occasione per rientrare in corsa. Una volta in vantaggio il gap era stato ridotto a un solo punto, che al triplice fischio finale sono diventati 7.
Con l’arrivo di Igor Cvitanović in panchina le cose non sono cambiate. I polesi sono ancora alla ricerca del primo successo nell’anno solare in cui hanno conquistato appena 2 punti sui 21 disponibili. E anche i tifosi stanno perdendo la pazienza, tanto che coloro che hanno preso parte alla trasferta hanno voluto e ottenuto un confronto con la squadra al termine del match. “C’ero anch’io perché siamo tutti sulla stessa barca – ha dichiarato l’allenatore Igor Cvitanović –. Siamo concordi nel fatto che dobbiamo fare molto di più”.
Il cambio in panchina ha portato delle modifiche sul piano del gioco. I polesi ora creano di più, hanno il baricentro più alto e vanno alla conclusione con maggiore facilità, ma d’altro canto concedono molto, troppo. Nelle ultime due partite contro Gorica e Inter hanno subito sei reti, mentre nei confronti con le prime tre della classe ne avevano “presi” quattro.
“La seconda rete a Zaprešić è un qualcosa che non deve ripetersi mai più. Su calcio da fermo Mamut è rimasto completamente solo e non ha avuto problemi a insaccare di testa. I giocatori devono essere più squadra, parlare di più tra di loro e collaborare sia in attacco che in difesa. Altrimenti non andremo da nessuna parte”, ha aggiunto l’allenatore Cvitanović.
Anche sull’1-1 i polesi hanno avuto l’occasione per riportarsi in vantaggio, ma Savio è stato troppo egoista e invece di passare la palla a Fuentes, meglio posizionato, ha deciso di chiamare all’intervento Matković, che ha neutralizzato la sua conclusione. E all’89’ oltre al danno è arrivata pure la beffa: Ndi, marcatore di entrambi i gol dell’Istra 1961 nel 2019, è stato espulso per somma di ammonizioni. Di conseguenza salterà la sfida contro l’Hajduk alla ripresa del campionato. Un campionato ormai indirizzato per i polesi a meno che nelle rimanenti 11 partire non scenda in campo un’altra squadra pronta a gettare il cuore oltre l’ostacolo.

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