Istra 1961-Rijeka a porte chiuse

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Istra 1961-Rijeka a porte chiuse

L’Istra 1961 non perde tempo e già nel primo pomeriggio di ieri ha deciso che le prossime due partite interne allo stadio Aldo Drosina si giocheranno a porte chiuse. Ironia della sorte, si tratta proprio delle due gare nelle quali era atteso il maggiore numero di pubblico: la squadra di Ivan Prelec si prepara infatti ad affrontare il Rijeka sabato prossimo con inizio alle ore 17.30 e l’Hajduk il 21 marzo (pure sabato) alle ore 15. La decisione è stata presa, così il comunicato del club gialloverde, su suggerimento del Comando della protezione civile della Regione istriana, su consiglio dell’Istituto regionale di salute pubblica e in base alle decisioni della Federcalcio croata. Di conseguenza è stata bloccata la vendita dei biglietti per le prossime due partite, mentre coloro che hanno già acquistato i tagliandi verranno rimborsati. Così affermano all’Istra 1961.
Da decidere ancora chi avrà accesso allo stadio Drosina al momento della gara, ovvero se verrà eventualmente limitato il numero dei rappresentanti dei media e dei fotografi a bordo campo. Confermate, almeno per ora, le conferenze stampa pre e post partita.
Con il derby contro il Rijeka, continua il filotto di sfide molto impegnative per i padroni di casa. In precedenza i polesi avevano affrontato l’Osijek (battendolo per 1-0) e la Dinamo (venendo sconfitti per 2-0) al Maksimir. Dopo il Rijeka, sarà la volta dell’Hajduk, anch’esso, al pari degli ultimi avversari, impegnato nella lotta per un posto nell’Europa che conta. Nell’ultima partita i polesi hanno evitato la trappola della terza ammonizione: il portiere Čondrić, Rufati, Ivančić e Perić-Komšić non sono nemmeno scesi in campo, mentre Gržan, Lončar e Rafa Paez sono stati attenti. Ai sette giocatori già in diffida si è aggiunto Regan Obeng, finito nel taccuino dell’arbitro Kulušić.
Per il resto, i polesi sono in un buon stato di forma, almeno per quel che riguarda le partite tra le mura amiche. In questo anno solare ne hanno disputate tre, vincendone due e pareggiandone una, con tre gol all’attivo e soltanto uno al passivo (contro lo Slaven Belupo).

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