Istra 1961, Rendulić ha le ore contate

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Istra 1961, Rendulić ha le ore contate

POLA | Se già prima della trasferta a Rujevica la panchina dell’allenatore dell’Istra 1961 era traballante, dopo la sconfitta con il Rijeka appare più che evidente che Krunoslav Rendulić abbia le ore contate al timone della squadra polese. A dire il vero, dagli uffici dello stadio Aldo Drosina per ora non trapela nulla, ma sembra scontato che i vertici siano alla ricerca del quarto allenatore dell’Istra 1961 in questa stagione. Un addio comunque c’è già stato, ed è quello di Febron Ziu che non sarà più a capo del settore sportivo della società polese. Essendo stato coinvolto in prima persona nella finestra invernale di calciomercato, partecipando a tutte le presentazioni dei calciatori giunti a Pola, è evidente che la campagna rinforzi non è stata giudicata all’altezza.
Lo si può capire anche dai meri dati statistici dell’Istra 1961 nel girone di ritorno: su 15 punti disponibili i polesi ne hanno conquistato soltanto due, frutto di altrettanti pareggi interni contro i non irresistibili Slaven Belupo e Lokomotiva. In cinque incontri i polesi hanno segnato soltanto una rete, quella di Ndi nell’1-1 interno contro l’undici di Koprivnica. Da allora i gialloverdi sono all’asciutto, ossia ben 386 minuti.
La sterilità in fase offensiva è venuta a galla a Rujevica in una partita che non ha avuto nulla in comune con lo scoppiettante 3-3 della prima fase del torneo. A differenza delle prestazioni precedenti, stavolta anche il reparto difensivo ha fatto cilecca. Troppe le occasioni create dai padroni di casa, specialmente nel gioco da fermo. Tutti i calci d’angolo, infatti, vedevano sempre i fiumani arrivare per primi sul pallone. E quindi è stata una conseguenza logica che da uno di questi sia nato pure il vantaggio firmato da Gorgon.
Una volta in svantaggio, i polesi hanno cercato di dare un senso al proprio gioco, ma oltre a chiamare due volte in causa il portiere Sluga (Obeng nel primo tempo e Ndi nella ripresa), non hanno creato praticamente nulla. Per una squadra alla disperata ricerca di punti troppo poco.
“Purtroppo, nemmeno questa partita ci ha detto nulla di nuovo. Non siamo in grado di segnare. A mio avviso giochiamo meglio di partita in partita, ma non riusciamo a concretizzare. Lavoriamo molto durante gli allenamenti per sopperire a questa lacuna, ma durante le partite siamo poco pericolosi e incisivi. Speriamo di fare meglio contro il Gorica”, ha detto il centrocampista Regan Obeng.
Con i turni che passano e con l’impossibilità di accorciare le distanze contro le squadre che lo precedono, l’Istra 1961 si trova in acque sempre più mosse. A parziale scusante il calendario, che in questa prima fase del girone di ritorno non è stato benevole con i polesi, che hanno già affrontato le prime quattro della classe (Dinamo, Rijeka, Osijek e Lokomotiva). D’ora in poi le squadre da incontrare, almeno sulla carta, dovrebbero essere più abbordabili, a partire dal Gorica, battuto all’andata a Velika Gorica. Nelle prossime due partite (al match con il Gorica farà seguito la trasferta di Zaprešić), la squadra polese si gioca una buona fetta delle speranze di salvezza. Il quesito è ora il seguente: con quale allenatore in panchina?

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