Istra 1961, nulla di nuovo sotto il cocente sole d’agosto

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Istra 1961, nulla di nuovo sotto il cocente sole d’agosto

POLA | Nulla di nuovo e niente di strano. Dopo i primi tre turni di campionato l’Istra 1961 ha ottenuto soltanto un punto e in fondo alla classifica è in compagnia del Rudeš e del Gorica, le altre due squadre che non sono andate oltre un pareggio nei primi 270 minuti. Nulla di nuovo si diceva, in quanto le partenze ad handicap dei polesi non sono una novità. E nulla di strano se si prende in considerazione il fatto che nelle prime tre partite i gialloverdi sono andati anche a fare visita alla Dinamo, campione in carica, e all’Osijek, unica compagine a punteggio pieno dopo tre turni, che ha iniziato la preparazione con largo anticipo causa i preliminari di Europa League.
L’Istra 1961 è ancora in fase di costruzione e la squadra ha ovviamente bisogno di tempo per trovare gli automatismi. Non per niente anche l’allenatore Manolo Marquez predica pazienza. Il vero Istra 1961 potrebbe vedersi in settembre, ovvero dopo i prossimi due turni, tutt’altro che facili, con la Lokomotiva in casa e il Rijeka in trasferta. Poi sarà il turno di avversari alla portata, come Rudeš, Gorica e Inter di Zaprešić. Quello che manca alla squadra di Manolo Marquez, accanto all’affiatamento tra i reparti, è un vero leader in campo e nello spogliatoio, ruolo “recitato” l’anno scorso da Aljoša Vojnović. Nelle trasferte del Maksimir e del Gradski vrt (entrambe terminate con la vittoria dei locali per 3-0) è infatti mancata la reazione una volta passati in svantaggio, cosa avvenuta invece nel debutto casalingo contro lo Slaven Belupo. Continuiamo a credere che con gli ultimi innesti i presupposti per un campionato senza stress ci siano, ma manca quel leader in campo, non soltanto dal punto di vista agonistico.
Domenica sera i polesi sono stati in partita un tempo. Nella prima frazione non hanno demeritato, ma sono crollati nella ripresa, dopo avere subito la prima rete al 49’. La seconda è poi stata un colpo da KO dal quale non si sono più ripresi.
“Il primo tempo a Osijek ha rappresentato i nostri migliori 45 minuti in questo campionato. Soprattutto nella prima mezz’ora siamo riusciti ad arginare l’Osijek, ma poi abbiamo perso lucidità. La rete subita in avvio di ripresa ha cambiato le carte in tavola. L’Osijek è un’ottima squadra, più avanti con la preparazione rispetto a noi e ciò si è visto in questa partita”, ha detto Manolo Marquez nel dopo gara, soffermandosi anche ai prossimi impegni. “Noi ci stiamo ancora completando, ogni settimana c’è qualche nuovo calciatore. Ci servono ancora due-tre settimane per metterci a posto in quanto non tutti i calciatori sono ancora al livello desiderato”.
Il tutto con la speranza che le altre squadre che lotteranno per la salvezza nel frattempo non prendano il largo.

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