Istra 1961 mai una gioia

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Istra 1961 mai una gioia

POLA | L’allenatore dell’Istra 1961, Igor Cvitanović, non ha voluto sfatare il detto “non c’è due senza tre” e contro l’Hajduk ha subito anche la terza sconfitta consecutiva da quando ha assunto le redini della squadra polese. Al Drosina, davanti a quasi 2.500 spettatori, gli spalatini si sono imposti per 2-0 con le reti di Jairo e Gyurcso, inguaiando ancora di più, se possibile, i padroni di casa, che a 10 turni dalla conclusione del campionato si ritrovano a 7 punti dall’ottavo classificato Inter e a 8 dal settimo Slaven Belupo. In parole povere gli spareggi salvezza sembrano inevitabili anche se nel calcio non di deve dare nulla per scontato.
Per la partita contro la compagine dalmata, l’allenatore rispolvera Arona Sanè, dopo due partite trascorse in tribuna e Franić, che subentra al febbricitante Grujević. Occasione dal primo minuto pure per Maicon, che supera la concorrenza di Savio. I polesi optano per un 4-1-4-1, con Galilea a giostrare davanti alla difesa e Fuentes unica punta. I polesi sfiorano il gol già al 2’ quando Franić trova Sanè, che da 5 metri impegna Posavec, bravo a respingere il pallone. All’11’ comincia a materializzarsi la partita da incubo di Rodriguez, che cicca il pallone a una ventina di metri dalla propria porta e permette a Jairo di battere l’incolpevole Čondrić con una precisa conclusione sul secondo palo. I polesi non trovano la forza di reagire e permettono all’Hajduk di controllare agevolmente la partita anche per uno sbagliato assetto tattico che vede il “povero” Galilea combattere da solo contro il centrocampo ospite e Fuentes sempre nella morsa della difesa avversaria. Troppo larghe le maglie della squadra polese per sperare in qualcosa di più. A dire il vero, nemmeno gli spalatini si rendono particolarmente pericolosi, ma intanto sono in vantaggio.
Dopo due situazioni che potevano gridare al rigore per i padroni di casa, ma che l’arbitro, giustamente, ha lasciato correre, al 63’ arriva il secondo erroraccio di Rodriguez, che si lascia cadere il pallone sulla mano sinistra quel tanto che basta a Vučković per indicare il dischetto. Stavolta Čondrić viene in aiuto del compagno e neutralizza la fiacca conclusione di Caktaš. Lo scampato pericolo e l’ingresso di Mierez (al debutto stagionale davanti al proprio pubblico) danno un po’ di vivacità alla squadra di Cvitanović, ma Posavec non corre seri pericoli a differenza di Čondrić, che deve ancora una volta rimediare a un erroraccio del solito Rodriguez e bloccare una conclusione di Nejašmić. All’89’ da segnalare l’espulsione di Franić, che al limite ferma in modo scomposto Gyurcso lanciato a rete. È stato lo stesso attaccante ungherese a trasformare in gol il calcio di punizione. A fine partita gli applausi della Torcida per i propri beniamini e i fischi dei Demoni (che hanno festeggiato il 27º compleanno) nei confronti dei calciatori di casa.
“Non posso rimproverare nulla ai miei ragazzi, ci hanno messo tanto impegno. Rodriguez? Gli errori ci possono stare, ma purtroppo sono quasi sempre quelli nostri a condizionare le partite. Non ci fossero stati, difficilmente l’Hajduk sarebbe andato così facilmente in gol. Anche se ciò non sminuisce la prova degli spalatini, che hanno vinto con merito”, ha detto a fine gara l’allenatore Igor Cvitanović che ora dovrà lavorare molto dal lato psicologico. “Mi chiedete se riuscirò a risollevare i ragazzi in vista della partita contro il Rudeš? Spero di sì in quanto si tratta di una gara che non dobbiamo sbagliare assolutamente se vogliamo sperare di evitare gli spareggi salvezza”.

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