Istra 1961, finalmente si riparte

Oggi a Medolino è prevista la ripresa degli allenamenti della squadra polese

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Istra 1961, finalmente si riparte

inalmente si riparte. Dopo circa un mese e mezzo da quando è stato sospeso il campionato di Prima Lega, l’Istra 1961 inizia oggi (alcune squadre della massima divisione hanno già ricominciato con il lavoro) con gli allenamenti in vista di un’eventuale ripresa del torneo. Ciò è stato possibile grazie all’approvazione del Comando regionale della Protezione civile, sempre tenendo conto delle rigorose misure per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19. Ieri la maggior parte dei giocatori è ritornata a Pola e si è unita agli stranieri, ai quali era stato impedito di ritornare a casa, ovvero a David Pino Gomez, uno dei responsabili del lavoro con i calciatori in riabilitazione, nonché a Stefan Lončar, Sergi Gonzalez, Rafa Paez, Einar Galilea, Regan Obeng, Markus Pavić, Arona Sane e Gedeon Guzina. Ovviamente nel primo periodo gli allenamenti – va detto che dovranno essere ottenuti i permessi nonché acquisiti i mezzi necessari per la tutela individuale – non si terranno con il gruppo al completo, sempre in base alle disposizioni degli epidemiologi, però anche questo è un grande passo avanti in quanto i calciatori finora si allenavano per conto proprio.
“Finalmente si riprende a lavorare in gruppo, anche se ridotto – ha detto l’allenatore Ivan Prelec, che da oggi seguirà la squadra sui campi dell’Arenaturist a Medolino, negli ultimi anni sede degli allenamenti estivi e invernali –. L’intensità degli allenamenti iniziali non cambierà molto rispetto a quelli fatti singolarmente a casa dai giocatori. Però saranno importanti sul piano psicologico. Quando arriverà il momento torneremo agli allenamenti veri e propri”. Il tecnico dei gialloverdi ha rilevato che la preparazione sarà simile a quella svolta durante la sosta invernale. Di giorno in giorno si deciderà su quali campi allenarsi, e l’intenzione è quella di svolgere parallelamente la preparazione su due rettangoli di gioco e in differenti orari. In ciascun gruppo, infatti, potranno esserci al massimo cinque persone, ossia l’allenatore e quattro giocatori.
“Sono molto contento del fatto che stiamo per riunirci e che iniziamo con le sedute di allenamento, le quali saranno sempre più intense. La speranza è quella di continuare con il campionato e concluderlo nel migliore dei modi, ovvero raggiungere la salvezza, se possibile senza gli spareggi”, ha concluso Prelec.

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