Istra 1961. Europa un po’ più vicina

La squadra polese soffre, ma supera il Gorica con un gol di Erceg. «Grazie allo strepitoso Majkić e a un po’ di fortuna abbiamo conquistato tre punti preziosi», ha detto l’allenatore Garcia

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Istra 1961. Europa un po’ più vicina
I giocatori dell’Istra 1961 salutano il pubblico dopo la vittoria. Foto: Srecko Niketic/PIXSELL

Grazie alla sofferta vittoria interna sul Gorica per 1-0 l’Istra 1961 può ancora cullare il sogno di raggiungere la qualificazione alla tanto ambita scena europea. Sarebbe un successo storico, senza precedenti per la squadra allenata dall’uruguaiano Gonzalo Garcia e per l’intero calcio istriano. Quando mancano ormai appena due turni alla conclusione del campionato, e grazie alla conquista dell’intera posta in palio contro l’undici di Velika Gorica, l’Istra 1961 si è portato ad appena una lunghezza di ritardo dall’Osijek (battuto nettamente dall’Hajduk al Poljud per 3-0), attualmente al quarto posto. A giocare a favore dei gialloverdi è un calendario decisamente più favorevole rispetto a quello degli slavoni, che nel prossimo turno saranno attesi da un’altra trasferta in Dalmazia, stavolta contro lo Šibenik, che assieme al Gorica è in piena lotta per la salvezza. Poi, nell’ultimo turno, ospiteranno il Rijeka, altro avversario che lotta per un posto in Conference League. Dal canto suo l’Istra 1961 se la vedrà a Zagabria con la Lokomotiva, ormai tranquilla e senza problemi di classifica, e al Drosina con lo Slaven Belupo, partita che potrebbe valere una stagione intera per la squadra di Garcia. L’Istra 1961 ha disputato fin qui un campionato da favola, probabilmente il migliore di sempre, e se non ci fosse stata la ‘stupidata’ del bomber Erceg (squalificato per 9 giornate) forse avrebbe già adesso in tasca il pass europeo. Un traguardo inimmaginabile se si guardano i risultati delle ultime stagioni, quando lottava sempre per la salvezza.

La sblocca Erceg
Tornando alla partita con il Gorica, possiamo suddividerla in due tronconi: primo tempo con controllo assoluto del gioco e maggiore possesso palla da parte dei gialloverdi, che al 33’ sono andati a segno su rigore con Erceg, alla sua decima rete in campionato, dopo che il VAR ha segnalato un tocco di mano di Tomečak su un tiro di Mlinar. Sino alla conclusione della prima frazione poco altro, ovvero soltanto un tentativo di Hujber dalla destra, con il pallone che è finito a lato sul palo più lontano. La ripresa è stata invece ricchissima di occasioni, a partire dal 50’ quando Bakrar, dopo aver rubato il pallone a Steenvoorden, si è involato verso la porta e ha tentato la conclusione personale (al posto di servire due compagni liberi), bloccata facilmente da Radošević. A quel punto il Gorica è letteralmente rinato, andando all’assalto della porta difesa da Majkić, tra l’altro strepitoso e insuperabile.

Il match winner Ante Erceg (a sinistra) duella con Steenvoorden.
Foto: Srecko Niketic/PIXSELL

Majkić insuperabile
L’estremo difensore polese, migliore in campo, ha negato il pareggio di testa a Suk. Poi si è ripetuto tre minuti dopo su Raspopović. Gli ospiti, in un ritmo di gara piuttosto intenso e con i polesi visibilmente calati di tono, le hanno tentate tutte con Vujnović, Pršir, Matavž e Tomečak, ma Majkić ha fatto il proprio dovere. Il finale di gara è stato al cardiopalmo. Nel quinto minuto di recupero Bebek ha indicato il dischetto per un presunto fallo di Mahmoud su Vojtko. Su intervento del VAR l’arbitro fiumano ha cambiato decisione visto che si trattava di “gioco pericoloso” e quindi non era fallo, per cui ha assegnato agli ospiti una punizione a due. Nella furibonda mischia venutasi a creare nei sedici metri l’ultimo ad aver provato la conclusione in porta è stato Pršir, con il pallone a stamparsi sulla traversa.

Garcia… sfinito
A fine gara giocatori e tifosi di casa hanno potuto tirare un sospiro di sollievo. Tante le energie fisiche e mentali spese, tra l’altro difficile ricordarsi un Garcia più incredulo e sfinito: “È stata una partita pazza, pazza… Abbiamo giocato un ottimo primo tempo e in un paio di occasioni potevamo chiudere in serenità la gara. Poi ci siamo innervositi e gli ospiti hanno cercato di agguantare il pareggio in tutti i modi. Grazie allo strepitoso Majkić e a un po’ di fortuna abbiamo conquistato tre punti preziosi, che ci mantengono in corsa per il quarto posto”, l’analisi finale da parte del tecnico uruguaiano.

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