Istra 1961. È mancata la ciliegina sulla torta

Nostante la spinta degli oltre cinquamila del Drosina i gialloverdi non sono andati oltre l'1-1 contro lo Slaven Belupo

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Istra 1961. È mancata la ciliegina sulla torta
Stjepan lončar s’invola verso la porta avversaria per segnare il gol del vantaggio. Foto: Srecko Niketic/PIXSELL

L’Istra 1961 non ha vinto, ma il calcio sì. È questo in sintesi il ragionamento il giorno dopo la partita tra gialloverdi e Slaven Belupo nell’ambito del 32esimo turno del massimo campionato croato e terminata in parità per 1-1. Dicevamo della vittoria del calcio, con oltre 5mila spettatori paganti in un orario insolito (ore 17) di una giornata altrettanto insolita (lunedì). Finora oltre 5mila persone al Drosina le vedevamo soltanto grazie all’arrivo in massa dei tifosi dell’Hajduk, della Dinamo e del Rijeka. Ieri l’altro invece erano tutti a tifare Istra 1961 in un incontro molto atteso grazie all’importanza della posta in palio, ovvero il quarto posto. Merito anche dello Slaven Belupo, che alla pari dell’Istra 1961 è una delle note positive di questa stagione dove le contendenti al titolo steccano a ripetizione. Sugli scudi dunque i due allenatori, Gonzalo Garcia e Mario Kovačević.

“È stata una partita difficile contro un’ottima squadra che ha qualità e gioco – ha detto a fine gara il tecnico uruguaiano Gonzalo Garcia –. Purtroppo per noi alla loro prima occasione sono andati in gol. Da parte mia sono orgoglioso della mia squadra che ha giocato un’ottima partita, ha controllato l’incontro, creato occasioni e mostrato tutto il necessario per vincere. È mancato soltanto quell’ultimo passo per sfruttare le occasioni e portare l’acqua al nostro mulino. Mi dispiace che non sia arrivata la vittoria per i ragazzi che sono delusi, ma abbiamo ancora le nostre occasioni per raggiungere il quarto posto. Mi dispiace anche per il pubblico che ha creato un’atmosfera fantastica sugli spalti e volevamo vincere anche per loro per gioire tutti insieme. Andiamo avanti sperando in cotanta presenza pure nelle prossime partite”, ha detto l’allenatore gialloverde. Esplicito anche il suo collega Mario Kovačević. “Devo ammettere che è stata dura. L’Istra è una squadra fantastica, non era mai così forte e così pericolosa. Mi congratulo con i miei in quanto con il carattere abbiamo conquistato un punto”.
Il centrocampista Stjepan Lončar è andato ancora una volta in gol. Sua infatti la rete del vantaggio gialloverde pareggiata poi dalla vecchia volpe Nestorovski. “Abbiamo giocato un incontro molto tirato anche se nei primi 20-25 minuti abbiamo dominato passando pure in vantaggio – così Lončar –. Poi siamo calati un po’ in difesa e lo Slaven Belupo ci ha subito castigato creando pericoli fino alla fine del primo tempo. Nella ripresa siamo nuovamente saliti in cattedra e a mio avviso meritavamo la vittoria. Purtroppo quando i punti sono importantissimi noi li lasciamo per strada, ma abbiamo ancora quattro gare. Bisogna rialzare la testa e conquistare il maggior numero di punti possibile”.
A 360 minuti (più recuperi vari) dalla fine del campionato l’Istra 1961 si trova al sesto posto in classifica con tre punti di ritardo dal quarto classificato Slaven Belupo e due dal quinto in graduatoria Varaždin. Dopo l’occasione di avvicinamento persa ora i polesi devono assolutamente fare punti sabato a Zagabria contro la Lokomotiva.

Gonzalo Garcia.
Foto: Srecko Niketic/PIXSELL

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