Istra 1961 bocciato all’esame di maturità

L’attaccante Ante Erceg rischia una pesante squalifica

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Istra 1961 bocciato all’esame di maturità
Luka Hujber in un duello con Nais Djouahra. Foto: SRECKO NIKETIC/PIXSELL

Quello di venerdì sera doveva rappresentare l’esame di maturità per i calciatori dell’Istra 1961 e lo hanno fallito. Nel derby dell’Alto Adriatico contro il Rijeka i gialloverdi hanno fatto cilecca, ma nulla è ancora perduto. I polesi restano sempre in corsa per il quarto posto, in quanto fanno parte di quel gruppo di squadre che possono ambire alla posizione che dovrebbe portare in Europa. Comunque, i gialloverdi sono usciti ridimensionati da una partita nella quale credevano molto. In quanto alla qualità di gioco espressa la squadra di Gonzalo Garcia è stata inferiore rispetto alle ultime prestazioni casalinghe nelle quali ha superato nell’ordine Hajduk, Varaždin e Osijek. Una giornata no, per intenderci, può anche capitare. Il problema è che i gialloverdi non sono (ancora) abituati a disputare partite di questo genere, contro i fiumani hanno avvertito troppo l’importanza della gara. Due fattori lo dimostrano a chiare lettere.

Il primo riguarda Ante Erceg. Il giocatore era apparso fin da buon principio troppo nervoso ed è andato letteralmente fuori di testa dopo la seconda ammonizione, strappando il cartoncino con gli appunti al direttore di gara, insultandolo pesantemente e scaraventando a terra la maglietta dell’Istra 1961. Ma non solo: stando al referto dell’arbitro Titlić di Hrvace, il giocatore avrebbe continuato con gli insulti anche a fine partita. Dopo quanto successo, l’attaccante principe dei polesi (9 gol all’attivo) sarà sicuramente stangato dalla Commissione disciplinare, nonostante successivamente si sia scusato tramite Instagram. In base all’articolo 3 del Regolamento disciplinare della Federcalcio, Erceg rischia da uno a cinque mesi di sospensione, ovvero da due a 10 partite (alle quali va aggiunta anche quella da scontare a causa della doppia ammonizione). Se invece la Disciplinare tratterà il caso del cartoncino con gli appunti come un’aggressione all’arbitro, allora il giocatore rischierebbe da cinque mesi a un anno di sospensione. Fare pronostici su cosa succederà è ora fuori luogo, ma una cosa è certa: l’Istra 1961 dovrà a lungo fare a meno di Erceg.
Si diceva dei due casi. Il secondo riguarda Matej Vuk, l’ex del Rijeka. Anch’egli ha sentito troppo la partita nel desiderio di dimostrare ai fiumani che avevano sbagliato a non concedergli fiducia. Vuk, a differenza di Erceg, non si è fatto “vedere” in campo anche perché controllato alla perfezione da un ottimo Veiga.

Ante Erceg sarà “fuori combattimento” per diverse settimane.
Foto: SRECKO NIKETIC/PIXSELL

Per quello che concerne la partita, il Rijeka ha legittimato la vittoria giocando meglio nei primi 45 minuti. “Il Rijeka ci è stato superiore nel primo tempo, ha avuto diverse occasioni da gol – così il terzino dei polesi, Luka Hujber –. Nella seconda frazione abbiamo giocato meglio. Le due espulsioni? Non voglio commentarle. Abbiamo dato tutto, ma non siamo riusciti a pareggiare. Lo condizione del terreno di gioco non ci hanno aiutato più di tanto”.
I polesi dunque sono stati rimandati. Venerdì prossimo avranno l’occasione di rimettersi in careggiata in casa del fanalino di coda Gorica. Un successo farebbe dimenticare subito la sconfitta nel derby dell’Alto Adriatico, anche se non sarà facile conquistare i tre punti in quanto Garcia non potrà contare su Erceg, su Mlinar (espulso contro il Rijeka) e su Petrusenko, che sarà fermo per somma di ammonizioni.
“Vero, mancheranno delle pedine importanti – ha aggiunto Hujber –, ma quest’anno abbiamo una buona rosa e possiamo sopperire a queste defezioni”.

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