Istra 1961, Bandé è un valore aggiunto

Dopo sei anni la compagine polese è tornata a vincere all’esordio in campionato e guarda avanti con fiducia

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Istra 1961, Bandé è un valore aggiunto

Parte con il piede giusto il campionato 2021/2022 dell’Istra 1961. Era dalla stagione 2015/2016 che i polesi non esordivano con una vittoria nel torneo. Anche allora i gialloverdi s’imposero per 3-1, con avversario lo Slaven Belupo.

 

Una bella boccata d’ossigeno quella di domenica sera al Drosina per Blagojević e soci, i quali hanno disposto a piacimento della matricola Hrvatski dragovoljac, che ha subito capito qual è la differenza tra la serie cadetta e la Prima Lega. Contro la compagine allenata da Miroslav Kuljanac (a suo tempo era stato il vice di Igor Pamić) i padroni di casa sono andati a nozze segnando tre gol nel primo tempo e sbagliandone (almeno) altrettanti nella ripresa. Poi, in pieno recupero, la rete di Veljača valevole soltanto per la statistica. Gli applausi del pubblico alla fine del primo tempo e a fine partita la dicono lunga su come abbia giocato la squadra di Gonzalo Garcia.

La cosa che è subito saltata all’occhio è stata la voglia di giocare a calcio. Costruzione della manovta dal basso molto fluida, tantissimi passaggi e velocità nella fase conclusiva. Tutto è stato più facile anche per la giornata di grazia di Hassane Bandé, che ha dimostrato in 45 minuti perché era stato acquistato dall’Ajax per 8,5 milioni di euro. Il nazionale del Burkina Faso è stato imprendibile per gli ospiti con un gol (il primo) ad altissimo tasso tecnico e uno (il secondo) di rapina. Alla festa si è aggiunto pure lo stopper Bernard Matić, il quale ha bagnato con una rete l’esordio in maglia gialloverde.

Gonzalo Garcia può sorridere

”Sono soddisfatto del gioco e ovviamente del risultato – così l’allenatore Gonzalo Garcia nella prima conferenza stampa post partita al Drosina –. I giocatori hanno fatto quasi tutto ciò che abbiamo chiesto a loro, specialmente nella prima frazione di gioco che è stata migliore rispetto alla ripresa”. Il tecnico uruguagio ha comunque trovato qualche difetto. “Nella ripresa eravamo troppo lunghi in campo e poi abbiamo sbagliato alcuni passaggi che rischiavano di riaprire la partita. Non me la prendo con i gol sbagliati nel secondo tempo, ci può stare sul 3-0, ma abbiamo rischiato laddove non serviva proprio”.

Nella prima partita del torneo il tecnico ha dovuto fare a meno di Joao Silva, ancora non tesserato; dell’infortunato Galilea, nonché di Hujber e Daničić, che si sono trascinati con sé sanzioni disciplinari dallo scorso campionato. Così Luka Marin è dovuto scendere in campo dopo soli due allenamenti con i neocompagni di squadra. “Luka ha fatto una buona partita. È vero, ho dovuto far giocare dei calciatori in ruoli che non sono i loro naturali, ma non ho nulla da rimproverarli”.

Sin dall’inizio della preparazione Garcia ha lodato i suoi. “Sono soddisfatto del gruppo di calciatori a disposizione, di come si lavora e di come si applichino le idee. Ora è venuto anche il risultato, per cui non possiamo chiedere altro”, ha concluso l’allenatore dei gialloverdi.

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