Intervista con Leona Popović: «A Pechino con la mente libera»

Sci alpino. Leona Popović è pronta a vivere la sua seconda avventura olimpica. «Non mi pongo obiettivi. Il sesto posto di Schladming? È da inizio stagione che sto sciando forte e i risultati arrivano di conseguenza»

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Intervista con Leona Popović: «A Pechino con la mente libera»

Ha girato sempre lontano dalla top ten, puntualmente bersagliata da infortuni e sfortune varie che ne hanno frenato la carriera impedendole di esprimere fino in fondo tutto il suo talento. Fino a questa stagione il miglior risultato in Coppa del Mondo di Leona Popović era stato il 17º posto centrato il 26 febbraio 2017 nella combinata di Crans-Montana. Poi, a partire da quest’inverno, le cose sono iniziate a cambiare e i pezzi del puzzle finalmente a incastrarsi. Il primo segnale della svolta è arrivato nel secondo slalom di Levi, chiuso in 14ª posizione, piazzamento poi bissato in quel di Lienz. Ma questo non era altro che un piccolo assaggio di quello che sarebbe arrivato di lì a poco. Nella gara di casa, sulla poltiglia di Zagabria, ecco che il tabù top ten viene sfatato con un gran settimo posto in rimonta. Otto giorni più tardi nell’inedita night race (per il settore femminile) sulla Planai di Schladming, nell’ultimo slalom prima delle Olimpiadi di Pechino, la 24.enne di Mrkopalj migliora ulteriormente il suo best e, sempre in rimonta, termina la sua prova in sesta posizione. Un risultato peraltro pesantissimo perché le permette di irrompere nel secondo sotto gruppo di merito, il che significa giocarsi un pettorale dall’8 al 15 nello slalom a cinque cerchi, aprendo di fatto scenari molto interessanti nella gara più importante della stagione.

Nel frattempo è tornata a casa per un piccolo break dopo un periodo piuttosto intenso, ma è già pronta a tornare in pista.

Un primo piano di Leona Popović

Allenamenti a Reiteralm

”Da lunedì (oggi, nda) sarò a Reiteralm per un blocco di allenamenti – spiega Leona, che a Pechino vedremo anche tra le porte larghe –. Dato che fino alle Olimpiadi non ci sono più slalom in calendario, ne farò alcuni in Coppa Europa. Forse sarò al via anche del gigante di CdM a Kronplatz, comunque valuterò nei prossimi giorni. Schladming? A dire il vero non sono così sorpresa. È da inizio stagione che sto sciando forte e i risultati arrivano di conseguenza. La preparazione estiva è stata davvero ottima. L’unico intoppo è stato il Covid che avevo contratto a settembre e che chiaramente mi ha fatto perdere un paio di giornate di allenamento, ma tutto sommato ho recuperato abbastanza in fretta”.

La portacolori della Croazia è pronta a vivere la sua seconda esperienza olimpica dopo Pyeongchang 2018. E il biglietto per la capitale cinese è già in tasca. “Il volo è fissato per il 31 gennaio. Obiettivi? Non mi sono posta nulla, se non a dare il massimo cercando di sciare come so fare e con la mente libera. Dopotutto è una gara come tante altre. Anche la preparazione non cambia più di tanto. Faremo qualche allenamento in più in gigante, ma il focus è naturalmente sullo slalom. Il secondo sotto gruppo? È sicuramente molto importante partire nelle 15 e quindi scendere su una pista in buone condizioni. Quando invece parti con pettorali alti non è facile gestire la lunga attesa e mantenere la concentrazione”.

Prima di Schladming aveva colto il suo primo piazzamento nelle 10 sullo Sljeme, spezzando anche una sorta di maledizione visto che non era mai riuscita a qualificarsi per la seconda manche sulla “sua” Crveni spust. Una gara ricordata soprattutto per le foglie in pista, portata a termine tra mille difficoltà e polemiche, prima del disastro di quella maschile che potrebbe costare carissimo alla tappa zagabrese.

Errore del tracciatore

”Effettivamente vedendo le immagini in tv, con tutto quel fogliame, la pista sembrava essere veramente in pessime condizioni. In realtà però il fondo aveva retto abbastanza bene, a parte una buca che si era formata sul muro iniziale, però quello è stato più che altro un errore del tracciatore perché quell’avvallamento c’era già nella prima manche e nonostante ciò è stata piazzata una porta proprio in quel punto. Quattro giorni dopo a Kranjska Gora le condizioni della pista erano praticamente identiche, ma nessuno si è lamentato… Zagabria fuori dal calendario? Non lo so. Sicuramente la FIS farà un’approfondita analisi su ciò che è successo”.

Nella corsa alla Coppa del Mondo generale, che vede una lotta a tre tra Mikaela Shiffrin, Petra Vlhova e Sofia Goggia, sono iniziate a circolare negli ultimi giorni le voci di una presunta intenzione della fuoriclasse americana di saltare tutte le gare da qui ai Giochi per concentrarsi esclusivamente sulla rassegna olimpica, compromettendo di fatto la rincorsa a quello che sarebbe il suo quarto “coppone”. “Questa mi giunge nuova… Potrebbe anche darsi che Mikaela ci tenga davvero molto alle Olimpiadi, ma da lì a pensare di rinunciare alla generale mi pare assurdo, a maggior ragione sapendo che è in testa alla classifica già da inizio stagione”, conclude Leona Popović.

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