Inter-Rijeka, tocca a voi. Bišćan: «Non sarà facile»

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Inter-Rijeka, tocca a voi. Bišćan: «Non sarà facile»

FIUME | “Il 7-0 con cui abbiamo battuto di recente l’Inter non è un risultato reale. Le statistiche sono a nostro favore e sulla carta siamo i favoriti, ma non sarà una gara semplice. Quella partita dobbiamo dimenticarla. Eppoi serve riscattarci per il disastro al Poljud”, dice l’allenatore del Rijeka, Igor Bišćan, alla vigilia della semifinale di Coppa Croazia di stasera (ore 18, TVC 2) in casa dell’Inter. “La posta in palio è enorme. Quando l’Inter è arrivato a Rujevica dieci giorni fa si era proposto in una chiave diversa, nel tentativo forse di provare qualcosa di nuovo. Nella partita successiva ha nuovamente cambiato qualcosa e sarà difficile prevedere in che modo si appresta ad affrontarci. Me ne sono fatto un’idea, però noi dobbiamo soprattutto guardare a noi stessi. Abbiamo più qualità, ma occorrerà la massima serietà per centrare la finale”.

Lo stopper Roberto Punčec è pronto per riprendersi il posto da titolare. “Saranno molto più prudenti che a Rujevica – annuncia il difensore –, per cui sarà importante andare in gol prima possibile. Dopo la figuraccia al Poljud siamo tutti un po’ delusi, ma adesso non è il momento per piangerci sopra”.
La Coppa nazionale, un po’ in tutti gli sport, è quasi sempre l’unica opportunità per i piccoli club per aggiudicarsi un trofeo. Per tradizione è la competizione in cui le “piccole” riescono a battere le grandi, impresa ben più difficile in un campionato, sulle lunghe distanze. Quando la qualificazione al turno successivo dipende dall’esito di una partita secca, i timori delle squadre più quotate, favorite sulla carta, non possono che aumentare.
La Croazia, per quanto riguarda il calcio, può essere considerata un’eccezione visto che il dominio delle società più forti in campionato si rispecchia anche in Coppa. La Dinamo ha vinto il trofeo 15 volte, seguita dall’Hajduk con 6 e dal Rijeka con 4. Una volta il “Sole di Rabuzin” è andato all’Osijek nel 1999, nell’anno in cui fu proprio l’Osijek a Cantrida a impedire al Rijeka di vincere il suo primo titolo. Per la serie “trova l’intruso”, ecco l’Inter Zaprešić, che conquistò il trofeo nel 1992, cioè nella prima edizione della Coppa nella Croazia indipendente. Non si chiamava Inter, ma Inker, e in finale sconfisse la Dinamo, che all’eposa portava il nome HAŠK Građanski.
L’Inter, squadra che nelle ultime stagioni ha spesso ostacolato il cammino del Rijeka verso le posizioni di vertice, nelle ultime quattro sfide dirette giocate dalla scorsa estate a oggi non è riuscito a conquistare nemmeno un punto. Come già detto in apertura di testo, l’ultima contesa tra queste due squadre si è giocata una decina di giorni fa a Rujevca con il successo dei fiumani per 7-0. Sono dati per i quali i bookmakers danno poche chance all’Inter anche nel match di stasera.

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