Una casa piena di emozioni è quella inaugurata oggi, mercoledì 27 novembre, a Lavarigo: la Casa del ciclismo, sport che ha regalato tante gioie ed emozioni alla frazione del Comune di Marzana che, grazie soprattutto a Nevio Valčić prima e Cvitko Bilić, ha poi reso noto il nome della località non soltanto entro i confini dell’Istria, ma anche nell’ex Jugoslavia e in Europa.
Un progetto avviato ancora nel 2017, che ieri si è presentato ai nastri di partenza. E come si addice a ogni partenza di una gara ciclistica sono accorsi in molti per l’inaugurazione: ex ciclisti, dirigenti sportivi o semplici appassionati di questo bellissimo sport a due ruote. La cerimonia è stata divisa in due tronconi: il primo imperniato sul perché e sul come si è arrivati a questo allestimento, il secondo con il fatidico taglio del nastro e la visita alla mostra stessa. Un’esposizione, come spiegato dal suo curatore Silvio Forza, suddivisa in cinque sezioni: la prima dedicata alla località di Lavarigo, la seconda alle imprese di Nevio Valčić, il capostipite di una famiglia tutta dedicata al ciclismo, la terza a Cvitko Bilić, eletto quale miglior ciclista nella storia dell’ex Jugoslavia, la quarta ai ciclisti di Lavarigo degli anni ‘70 e ‘80 e la quinta dedicata ai tempi d’oro del club ciclistico che si è fatto valere a livello nazionale ed europeo, grazie in primo luogo all’impegno del titolare e presidente del club Dean Vitasović. La parte grafica è stata curata invece da Igor Zirojević.
“Lavarigo, piccola località di grandi ciclisti”. Una frase che abbiamo sentito tantissime volte in questi ultimi quarant’anni da quando chi scrive segue il ciclismo. E ieri, anche se non c’era bisogno, è arrivata un’ulteriore conferma quando sono state illustrate le gesta di coloro che provengono da questa piccola località è montato in sella per fare grande pure la Siporeks di Pola, squadra guidata con maestria dal compianto Edy Rajković. Lučano Valčić, figlio di Nevio Valčić, con molta emozione ha evocato le gesta del padre. “Spero che con questa Casa del ciclismo di Lavarigo sproneremo qualcuno a praticare questo sport”. Sua sorella Helena ha detto di essere nel ciclismo da quando è nata, suo padre Nevio era dal 1953 che correva per cui per lei il ciclismo è sempre stato all’ordine del giorno. “Dopo anni di preparativi che potremmo paragonare agli allenamenti ecco che oggi siamo alla partenza. Lo striscione d’arrivo? Vorremmo che questa storia duri all’infinito”.
Cvitko Bilić, prima di ricordare l’importante ruolo di suo cugino Egidio, anch’egli presente, ha spiegato di avere iniziato a correre nel 1958 raccontando poi alcuni aneddoti legati alla sua carriera e a quella di Nevio Valčić. “Ero scettico quando mi era stato presentato questo progetto, ma ora posso dire che Lavarigo ha quello che merita”. Presente anche il vicesindaco di Pola in quota Comunità Nazionale Italiana Bruno Cergnul, il quale ha informato i presenti che è stata avviata la procedura per dedicare una via o una piazza a Nevio Valčić. Il capoufficio del presidente della Regione istriana, Ivan Glušac, dal canto suo ha sottolineato l’importanza di uno sport come il ciclismo per la penisola. L’ultimo intervento è stato quello del sindaco di Marzana, Predrag Pliško, il quale si è detto sorpreso della massiccia adesione all’apertura della Casa del ciclismo, un progetto costato quasi 150mila euro, parte dei quali investiti nell’edificio che è in affitto dalla diocesi di Parenzo-Pola. Agli inizi la Casa del ciclismo, che racchiude oltre 70 anni di questo sport nella località, sarà aperta alla domenica dalle 10-12, poi più avanti si vedrà.
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