In attacco la coperta è corta

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In attacco la coperta è corta

POLA | Tre vittorie e due sconfitte. È questo il bilancio dell’Istra 1961 nelle partite precampionato tra amichevoli e partecipazione all’Arena cup. Che cosa hanno detto le partite disputate dall’inizio dell’anno dai calciatori dell’Istra 1961? Sotto l’aspetto del risultato è andata bene, sotto quello del gioco anche, ma comunque sono venuti a galla i soliti problemi della… coperta corta. Soprattutto in attacco.

Con la partenza di Ramon Mierez, il calciatore più prolifico, i polesi hanno attualmente una sola prima punta pronta a scendere in campo. Si tratta di Robert Perić-Komšić, che tra due mesi circa spegnerà 20 candeline. La voglia di mettersi in mostra dell’ariete nativo di Sarajevo c’è, le prestazioni sono state buone, ma dipendere dalle prestazioni di un ventenne quando si affronta la lotta per non retrocedere è un azzardo. A dire il vero in rosa ci sono altre due prime punte, ma Fuentes è attualmente fermo ai box a causa di un infortunio, come pure il lungodegente Laukzemis, che difficilmente vedremo in campo prima di marzo. Ci sarebbe anche il brasiliano Bruno Savio, che domenica ha raggiunto i compagni di squadra, ma deve ancora venire valutato.
Restando in tema di attaccanti, dopo le partenze di Josè Luis Rodriguez e Moha Traorè non è brillante neppure la situazione sulle fasce. Per fortuna Arona Sanè ha già raggiunto uno stato di forma più che accettabile, ma per il resto l’unico a infondere fiducia è Loren Maružin. Per lui vale lo stesso discorso come per Perić-Komšić: nonostante abbia 15 mesi più della prima punta, non lo si può considerare un giocatore maturo. L’alternativa è l’ecuadoregno Caicedo, che finora, però, ha mostrato molto poco.
Se l’attacco piange, le cose vanno molto meglio nel reparto di centrocampo, al netto di leggeri infortuni o acciacchi. L’allenatore può contare su un reparto notevolmente migliorato, tanto che Ivančić, titolare fisso nel girone di andata, è destinato alla panchina. A oggi i tre titolari del reparto di centrocampo sarebbero i neoarrivati Lončar, Galilea e Ndi, con Obeng che sicuramente merita un posto al sole. La parte nevralgica dunque sembra a posto.
La difesa è quella che finora ha cambiato di meno. La coppia di portieri Čondrić (titolare) e Landeta (prima riserva) offre le dovute garanzie. Rodriguez e Bosančić sono titolarissimi tra i difensori centrali, con il confermato Rufati terza scelta. Il neoarrivato Pavić si è preso il posto nell’undici iniziale sulla fascia sinistra, mentre su quella destro regge, almeno per ora, Grujević. Per ora, dicevamo, perché è in arrivo un nuovo giocatore che potrebbe togliergli il posto. Si tratta di un terzino destro dal nome altisonante per questo ruolo, Maicon, ma ovviamente non parliamo dell’ex terzino dell’Inter, uno degli eroi del Triplete, ma di un suo omonimo 25.enne, che dopo essere cresciuto nel Gremio, dal 2011 girovaga per l’Europa. Finora ha difeso i colori di Pontedera, Reggina, Recife, Boavista e Livorno. Con la squadra toscana, nella stagione in corso ha collezionato 8 presenze condite da due assist. Anche se dovesse sbarcare a Pola in questi giorni difficilmente sarà pronto per scendere in campo nei primissimi turni del girone di ritorno. I polesi dovranno affrontare subito una partita importantissima. Sabato, infatti, con inizio alle ore 17.30 Čondrić e soci affronteranno lo Slaven Belupo – che già mercoledì affronta il Rijeka nella partita di recupero –, squadra che come l’Istra 1961 e l’Inter, cercherà di evitare il penultimo posto che porta agli spareggi salvezza.

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