Il Rijeka vuole continuare a volare

Stasera a Rujevica (19.05) arriva lo Slaven Belupo. Dopo la sosta i fiumani cercano i tre punti per restare nel gruppo di testa. «Sanno come mettere in difficoltà le squadre più forti», avverte Goran Tomić

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Il Rijeka vuole continuare a volare

Archiviata la parentesi riservata alle nazionali nella corsa a Qatar 2022, il campionato di Prima Lega si è ripreso il testimone con l’anticipo tra Gorica e Hrvatski dragovoljac, che ieri sera ha aperto l’ottava giornata. Il Rijeka scenderà in campo stasera a Rujevica contro lo Slaven Belupo (calcio d’inizio alle 19.05). La sosta è tornata utilissima alla truppa di Goran Tomić, che ha potuto rifiatare dopo il tour de force di questo primo assaggio di stagione, e permesso al tecnico sebenzano di lavorare in tranquillità in vista della ripresa del campionato, sebbene abbia dovuto rinunciare ad alcuni giocatori impegnati con le rispettive nazionali (Liber, Bušnja, Čerin, Velkovski…). La sfida a distanza tra Dinamo, Rijeka, Osijek e Hajduk, tutte e quattro appaiate a quota 13 punti in una classifica che più corta di così non si può, è dunque pronta nuovamente a infiammarsi. Fin qui i fiumani sono stati bravissimi a tenere il passo delle rivali nonostante le fatiche in Europa, infortuni e positività al Covid che hanno costretto Tomić a fare salti mortali e ogni volta a reinventarsi formazione e modulo. Malgrado tutte le difficoltà il Rijeka è lì, incollato alle dirette avversarie, e pure con una partita in meno sul conto. Quando si dice fare di necessità virtù… Un motivo in più dunque per allungare la striscia positiva contro lo Slaven. Il classico match da non sbagliare, uno di quelli da vincere a tutti i costi. Al di là dell’ampio divario tecnico tra le due formazioni, non sarà una passeggiata. E Tomić ne sa qualcosa visto che il suo debutto in campionato sulla panchina del Rijeka era avvenuto proprio a Rujevica contro i “farmacisti” e quell’incontro terminò 1-1. Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti, ma oggi come allora è una sfida da prendere con le pinze. A maggior ragione considerando che arriva un avversario ferito, scivolato prima della sosta in penultima posizione.

Cambio in panchina

Dopo il clamoroso successo all’esordio stagionale al Maksimir sulla Dinamo (2-0), la compagine di Koprivnica ha raccolto la miseria di due soli punti nelle sei restanti giornate (pareggiando però in casa dell’Osijek). La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la sconfitta interna al cospetto della matricola Dragovoljac a ridosso della sosta. Un KO costato la panchina a Dean Klafurić, rimpiazzato da Zoran Zekić, nel cui curriculum da giocatore figura anche una stagione al Rijeka (2005/06). Il cambio della guida tecnica genera sempre una scossa perciò è lecito aspettarsi uno Slaven che scenderà in campo con un piglio ben diverso. Insomma, Prskalo e soci sono avvisati.

”La sosta ci serviva proprio dopo un periodo davvero tosto – dice Tomić –. Nella prima settimana abbiamo disputato due amichevoli dando spazio a tutti i giocatori, mentre nella seconda ci siamo concentrati sulla componente tattica. Comunque siamo carichi e pronti. Lo Slaven? È una buona squadra, anche se sta attraversando un momento un po’ delicato. In quest’inizio di campionato hanno però dimostrato di saper mettere in difficoltà le formazioni più forti. Inoltre hanno cambiato allenatore perciò mi aspetto un avversario molto motivato e un po’ diverso rispetto alle ultime uscite, il che complica non poco la preparazione della partita perché non sappiamo che tipo di Slaven vedremo. Inoltre hanno pure puntellato la rosa con un paio di giocatori molto veloci e quindi ci vorrà la massima attenzione”.

Goran Tomić appare di buon umore

Non perdere il focus

Il Rijeka è dunque obbligato a vincere per restare nel gruppone di testa, ma anche per continuare a mettere pressione alle dirette rivali. “Giochiamo in casa e a Rujevica dobbiamo sempre puntare a conquistare i tre punti, indipendentemente dall’avversario che ci ritroviamo di fronte. In campo dovremo metterci qualità, non perdere mai il focus e proseguire in questo momento positivo che stiamo attraversando”, conclude il tecnico.

Quanto alla formazione, Tomić come sempre deciderà dopo la rifinitura. La sensazione è che potrebbe riproporre il 4-3-3 con cui aveva steso l’Hajduk al Poljud prima della sosta. Dopotutto, squadra che vince non si cambia…

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