Il Rijeka vince e convince. L’Hajduk prova di maturità

Il 3-0 ai danni dello Šibenik permette di guardare tutti dall’alto, spalatini... inclusi

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Il Rijeka vince e convince. L’Hajduk prova di maturità
Komnen andrić sta ritrovando la condizione migliore e la vena realizzativa. Foto: Zeljko Jerneic

Un film già visto o magari un segnale che gli equilibri stanno pian piano cambiando? Soltanto il tempo potrà dare una risposta, ma presumibilmente non prima di maggio. Sì, perché in SuperSport HNL si sta riproponendo uno scenario molto simile a quello di un anno fa di questi tempi: Rijeka e Hajduk davanti in classifica, Dinamo in netta difficoltà. Il tutto alla vigilia del derby dell’Adriatico di domenica sera a Rujevica. La scorsa stagione proprio un successo dei fiumani ai danni degli spalatini, ma al Poljud, lanciò la corsa dei biancocrociati verso il titolo, poi purtroppo vanificato nelle ultime giornate da una serie di insuccessi e dal contemporaneo “risveglio” della Dinamo una volta eliminata dall’Europa. Le analogie con il passato sembrano troppo simili per non tenerle in considerazione, con la speranza che magari stavolta si possa assistere a qualcosa di diverso. D’altronde, sognare non è vietato e il 3-0 del Rijeka sullo Šibenik, ma soprattutto la prova maiuscola da parte della compagine quarnerina, lasciano spazio all’ottimismo. Dovesse poi arrivare anche la vittoria nel derby…

Đalović: «Mi tolgo il cappello»
“Innanzitutto complimenti ai miei giocatori. Penso che siano stati eccellenti fin dal primo secondo e per questo mi tolgo il cappello. Dall’inizio abbiamo giocato come avevamo concordato alla vigilia. Siamo stati aggressivi, come dimostra il gol segnato in apertura di partita. Poi, una volta sbloccato il risultato, è diventato tutto più facile. Sono soddisfatto e spero che continueremo di questo passo”, ha detto un visibilmente appagato Đalović.
Oltre ai nuovi tre punti che hanno permesso di conservare la vetta, ai gol e agli assist da parte dei giocatori chiave, un’altra partita con la porta rimasta inviolata significa molto in tema di fiducia e autostima. “È indubbiamente una cosa importante, però dobbiamo comunque migliorare e correggere alcune cose nel nostro gioco. A causa di alcuni errori, del tutto evitabili, lo Šibenik è venuto a trovarsi in situazioni in cui non avrebbe dovuto”, ammette poi il tecnico montenegrino.

Radomir Đalović ha vissuto la gara a modo suo.
Foto: Zeljko Jerneic

Altre analogie con il passato
Nel giorno della partita contro lo Šibenik ricorrevano esattamente 17 anni dalla vittoria ottenuta dal Rijeka contro l’Hajduk per 4-0, in cui l’attuale allenatore dei biancocrociati aveva calato il poker al termine di quella che molti esperti in materia considerano tuttora l’azione più bella nella storia dell’HNL. E domenica sera ci saranno di fronte proprio gli spalatini… “Ci aspetta un gran bel derby, soprattutto per noi. Ma i tre punti in palio valgono comunque quanto quelli con lo Šibenik – aggiunge Đalović –. Quello di 17 anni fa è il mio gol preferito in quanto aveva segnato la mia esperienza con il Rijeka. Spero che i miei giocatori facciano qualcosa di simile domenica. Grazie ai tifosi che ci hanno sostenuto, li invito al derby dell’Adriatico in quanto il loro appoggio significa molto per noi”.

Andrić in costante crescita
Dopo il gol in Coppa contro il Neretvanac, il primo con la maglia del Rijeka, Komnen Andrić è andato a segno anche in campionato. Cross di Smolčić dalla destra e colpo di testa vincente per il 2-0, che ha messo la vittoria in cassaforte.
“Siamo entrati in partita esattamente come ci aveva chiesto l’allenatore, con tanta energia davanti al pubblico di casa. Ciò ci ha premiato nelle fasi iniziali: abbiamo trovato subito il vantaggio e poi il raddoppio. Con i suggerimenti della panchina abbiamo chiuso la partita in tutta tranquillità. Per noi significa molto il fatto di non aver subito gol. Siamo felicissimi per la vittoria, ce la godremo ancora un po’ e da martedì dimenticheremo tutto per concentrarci al massimo sul prossimo esame”, ha fatto presente l’attaccante.
Andrić è in un buon periodo di forma: è andato a segno per la seconda partita di fila e in precedenza aveva fornito un assist a Velika Gorica. “Gli attaccanti vivono di gol e sarebbe una bugia se dicessi che sono indifferente al fatto – ammette –. Sono felicissimo per l’esordio in campionato, soprattutto perché davanti al pubblico di casa. La scorsa stagione ho giocato poco, quasi nulla. Questo è per me uno stimolo a continuare a lavorare come ho fatto finora e a mettermi alla prova di partita in partita”.
La prossima sarà una di quelle molto sentite… “Ci aspetta una gara molto difficile. L’Hajduk è una squadra di qualità, con un allenatore che sa indubbiamente il fatto suo. Sarà un vero derby quello che giocheremo davanti ai nostri tifosi. Ma non abbiamo nulla da temere. Se saremo ai livelli come contro lo Šibenik non abbiamo assolutamente paura di nessuno”.

il sostegno del pubblico non è mancato e sarà ancora più prezioso domenica prossima.
Foto: Zeljko Jerneic

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