Chiusa la parentesi della nazionale, torna il campionato. Siamo al rush finale. All’appello mancano dieci giornate: 30 punti ancora in palio che decideranno tutto, dalla corsa al titolo a quella per l’Europa, passando per la salvezza. È lo snodo cruciale per le ambizioni del Rijeka, deciso a conquistare un posto ai preliminari di Conference League, nonché a giocarsi ben due trofei perché oltre alla Coppa, i fiumani sono attesi pure dalla sfida di Supercoppa con la Dinamo, la cui data non è stata però ancora fissata dati gli impegni in Europa League degli zagabresi. La prima delle dieci fermate è Velika Gorica. Stasera la 27ª giornata della Prima Lega porterà la truppa di Tomić nella tana della terza in classifica (fore 20). Vincere avrebbe una doppia valenza: da un lato tenere dietro l’Hajduk (che comunque ha due partite da recuperare), dall’altro riaprire la corsa al terzo posto. I due successi consecutivi contro Slaven Belupo e Varaždin, uniti alle contemporanee frenate del Gorica, hanno permesso ad Andrijašević e soci di ridurre lo svantaggio da 15 a 9 lunghezze. Un’eventuale affermazione stasera vorrebbe dire portarsi a -6 e con nove partite ancora da disputare, ecco che la battaglia per il terzo posto, che fino a poche settimane sembrava chiusa, tornerebbe a riaccendersi. Anche la squadra di Oreščanin è obbligata quantomeno a non far avvicinare i loro avversari, ma soprattutto i “tori” sono la bestia nera dei fiumani, che hanno raccolto solamente un successo in dieci confronti: il 2-0 firmato a Rujevica il 28 luglio 2018. In panchina c’era ancora Kek. Sembra un’era fa…
Ballottaggio Štefulj-Vukčević
Negli ultimi dieci giorni nel ritiro di Umago Tomić ha potuto lavorare in tutta tranquillità lontano da tutto e da tutti. L’assenza dei nazionali (Nevistić, Kulenović, Čerin, Lončar, Menalo e Velkovski) non l’ha però agevolato, come nemmeno lo schiaffo in amichevole contro il Koper (0-3), ma nonostante ciò al rientro sia il tecnico che i suoi giocatori si sono detti molto soddisfatti del lavoro svolto.
Tornando al match di stasera, l’allenatore sebenzano ripartirà dal “suo” 4-2-3-1. Nella linea di difesa confermati Tomečak a destra e la coppia Capan-Galović al centro, mentre sulla sinistra è ballottaggio tra Štefulj e Vukčević, con il montenegrino leggermente favorito. In mediana spazio a Pavičić e Mudražija, con Čerin e Lončar che dovrebbero accomodarsi in panchina visto che sono appena rientrati. Sulla trequarti accanto a Murić e Andrijašević dovrebbe esserci Menalo, mentre il vertice dell’attacco sarà affidato a Drmić, sbloccatosi contro lo Slaven Belupo.
Ribaltare il trend
“Il ritiro di Umago è stato molto utile avendo potuto lavorare su determinati aspetti – ribadisce Tomić –. Malgrado il KO con il Koper, in campo ho comunque visto delle cose buone, il che mi ha consentito di avere un quadro più chiaro su chi potrò contare maggiormente in quest’ultimo mese e mezzo. Ai ragazzi ripeto spesso: l’unica cosa che conta è il campo. Ogni singolo allenamento e partita rappresentano un’occasione per mettersi in luce e guadagnarsi la mia fiducia. Il Gorica? Sono al corrente della striscia negativa contro di loro. Chiaramente non fa piacere, ma prima o poi tutto ha una fine e l’obiettivo è ribaltare subito questo trend. Conosciamo bene le loro qualità. Si tratta di una squadra pragmatica e cinica, che raccoglie punti sia in casa che fuori. Oltretutto sono molto ordinati e concedono davvero poco agli avversari, ma come tutte le squadre hanno pure loro dei punti deboli. Negli ultimi giorni li abbiamo analizzati per bene”.
Bilancio positivo
Il “talismano” per interrompere la serie nera contro Lovrić e soci potrebbe celarsi in panchina. Ebbene sì perché Tomić sa come prendere le misure al Gorica. In dieci confronti, per lo più alla guida della Lokomotiva, il suo bilancio parla di quattro successi, altrettanti pareggi e solamente due sconfitte. In più, a Velika Gorica non ha mai perso, collezionando tre vittorie e due pareggi. Che sia lui il jolly del Rijeka? “È vero, con la Lokomotiva non ho mai perso in casa loro, ma il passato non conta più. Sicuramente proverò a fare lo stesso ora sulla panchina del Rijeka. La formazione? Deciderò come sempre dopo la rifinitura. Dovrò valutare con attenzione la condizione dei nazionali”, ha concluso Goran Tomić.
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