Il Rijeka pensa positivo

Nel confronto che vede impegnate la seconda e la terza in classifica, i fiumani saranno domani (17.30) di scena in casa dell’Osijek. I tre punti servono a entrambe le squadre, con gli slavoni favoriti. «Siamo pronti a dare battaglia», assicura l’allenatore Goran Tomić

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Il Rijeka pensa positivo

La vittoria con la Lokomotiva ha fatto ritrovare il buon umore al Rijeka, atteso domenica 13 febbraio (17.30) dall’ostica trasferta in casa dell’Osijek nell’ambito della 23ª giornata di Prima Lega. Una partita che entrambe le squadre devono provare a vincere, anche se onestamente la pressione maggiore è sicuramente dalla parte degli slavoni. A differenza dei fiumani, quella slavone è infatti una squadra costruita per puntare al titolo nazionale. Del resto, lo si vede dagli investimenti degli ultimi anni. Finora, però, la compagine di Nenad Bjelica è sempre rimasta all’asciutto, fallendo gli appuntamenti che contano. Il Rijeka, per il quale l’unico vero imperativo è ottenere il piazzamento sulla scena europea, è comunque ai vertici e vuole rimanerci quanto più. Vero che le altre tre della compagnia sembrano (e probabilmente lo sono) più attrezzate, ma siccome “l’appetito vien mangiando” sarebbe una follia chiamarsi fuori a priori. Per la compagine di Goran Tomić conterà comunque molto più la sfida con l’Osijek valida per le semifinali di Coppa Croazia (9 marzo a Rujevica) che quella di domani. “Andiamo al Gradski vrt per fare la nostra partita e provare a ottenere un risultato positivo. Sappiamo chi avremo di fronte, ma siamo pronti a dare battaglia”, ha tagliato corto Tomić.

L’imbarazzo della scelta

Il tecnico sebenzano sulla panchina fiumana non ha problemi di formazione visto che nessuno è squalificato e tutti si sono allenati più o meno regolarmente. C’è soltanto l’imbarazzo della scelta, a partire dal modulo tattico. Il 3-4-2-1 visto contro la Dinamo non ha portato i frutti sperati, mentre il 4-2-3-1 con il quale Tomić ha affrontato la Lokomotiva ha dato indubbiamente riscontri positivi. Ogni partita è tuttavia un capitolo a parte, con diversi fattori che entrano in gioco. Il modulo con i tre stopper garantisce forse maggiore protezione in difesa, ma ti toglie qualcosa in avanti. E farsi schiacciare dall’Osijek, come già accaduto al Maksimir, non porterebbe a nulla di buono. In ogni caso, Tomić dovrà fare la scelta giusta in quanto a schema tattico e interpreti.

Mierez non ci sarà

Il primo confronto stagionale al Gradski vrt finì 1-0 a favore dei padroni di casa grazie al gol di Ramon Mierez. Quasi sicuramente l’argentino non sarà in campo in quanto deve stare a riposo dopo la forte botta alla testa (leggera commozione cerebrale) rimediata nella contesa con l’Hrvatski dragovoljac. Mierez, ricordiamo, aveva spesso procurato dei grattacapi ai fiumani anche quando indossava la maglia dell’Istra 1961. In compenso rientreranno Antonio Mance e l’ucraino Yevgen Cherebko. “Abbiamo l’imperativo di provare a vincere ogni partita. Ma non siamo i soli, perché anche le altre tre squadre lo hanno. Siamo in quattro a contenderci il titolo e alla fine a decidere potrebbero essere partite come queste, ovvero gli scontri diretti. Ecco perché faremo il possibile per ottenere i tre punti in palio contro il Rijeka. I fiumani sono una buonissima squadra, ma al Gradski vrt comandiamo noi. Sono sicuramente ottimista”, avverte i fiumani l’allenatore Nenad Bjelica.

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