Il Rijeka atteso da un inverno rovente…

Tra cambio di allenatore, mercato e la ricerca di un nuovo diesse, le sfide sono innumerevoli

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Il Rijeka atteso da un inverno rovente…
Dalla prossima settimana si tornerà a sudare. Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

Manca meno di una settimana alla fine delle vacanze del Rijeka, che si ritroverà lunedì prossimo a Rujevica per iniziare la preparazione in vista della seconda parte di stagione. A dirigere la prima seduta (in realtà si tratterà dei consueti test atletici) sarà, salvo clamorosi ribaltoni dell’ultimo minuto, Sergej Jakirović. Con i biancocrociati l’accordo è stato raggiunto da tempo e il tecnico originario di Mostar è vicino alla risoluzione del suo contratto con lo Zrinjski (rescissione consensuale) ed è pronto a fare le valigie con direzione Fiume, dove in settimana dovrebbe mettere la sua firma su un accordo di un anno e mezzo, ovvero fino a giugno 2024. Ad attenderlo un compito alquanto complicato e cioè risollevare le sorti di una squadra alla sbaraglio che si arrabatta nei bassifondi della classifica, ma proprio per questo una sfida molto stimolante per un allenatore ambizioso qual è Jakirović. Per gli addetti ai lavori il profilo più adatto per dare la necessaria scossa allo spogliatoio: autoritario, intransigente, che non scende a compromessi e che le cose le dice in faccia. In altre parole, un sergente di ferro che per certi versi ricorda da vicino Igor Bišćan. Con il suo arrivo ci saranno anche dei cambiamenti per quanto riguarda la composizione dello staff tecnico, su tutti un nuovo preparatore atletico e un nuovo match analyst, mentre Radomir Đalović (i due sono stati compagni di squadra nel Rijeka di Dalić nella stagione 2007/08) verrà confermato come uno dei suoi assistenti e Gojko Mrčela nel ruolo di preparatore dei portieri.

È innegabile che ci sia bisogno di una figura che metta il gruppo in riga, ma che alla stesso tempo faccia anche da paciere considerando che in questo momento lo spogliatoio è una polveriera e gli attriti sull’asse spogliatoio-società in merito alla questione del decurtamento degli stipendi di certo non agevola un clima già di per sé incandescente. Altro suo compito sarà fare selezione. Sicuramente non ci sarà la rivoluzione che i tifosi chiedono, anche perché è oggettivamente impossibile cambiare 20 giocatori. Bisognerà quindi sfoltire la rosa liberandosi degli esuberi, che tradotto significa salutare coloro che non si sono dimostrati all’altezza.

Leader cercasi
Un altro elemento che manca è un leader in campo. Lo si chiedeva ai giocatori più esperti come M. Pavlović, Krešić, Vrančić e Vučkić, i quali però hanno palesato limiti caratteriali, oltre che tecnici. Il Rijeka però ha bisogno della loro esperienza e Jakirović dovrà essere bravo a scuoterli. Serse Cosmi a suo tempo aveva indicato Halilović come il grande “colpo” del mercato di riparazione. Fin qui l’ex fantasista di Milan e Barcellona è stato un po’ un oggetto del mistero, complice i guai fisici che lo hanno tenuto lontano dal campo. Se riuscirà finalmente a mettersi alle spalle gli infortuni e se il nuovo allenatore avrà il coraggio di costruire la squadra attorno a lui, allora potrebbe diventare proprio lui il leader di questo Rijeka. Poi c’è il discorso legato al mercato. L’unica certezza è che si lavorerà soprattutto in uscita, anche se finora gli unici due movimenti sono stati in entrata, ovvero gli arrivi di Goda e Bogojević. Non esattamente giocatori in grado di spostare gli equilibri, né tantomeno di scaldare i cuori del tifosi… Il Rijeka ha bisogno di rinforzi mirati, almeno uno di qualità per reparto, ma è difficile farlo a gennaio. Restando in tema, la società dovrà muoversi anche per trovare un nuovo direttore sportivo. Dopo il divorzio da Robert Palikuča è dovuto subentrare Srećko Juričić, ma chiaramente si tratta di una soluzione ad interim. Sarà lui ora a gestire le operazioni nel mercato di riparazione, poi si farà da parte. Difficilmente la società deciderà di scommettere sul braccio destro di Palikuča, Antonini Čulina, ritenuto ancora troppo “acerbo” per questo ruolo. Bisognerà perciò intervenire in fretta e individuare il profilo giusto al quale affidare la gestione sportiva per iniziare già adesso a programmare la prossima stagione. Insomma, a Rujevica si prospetta un inverno… rovente.

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