Il Rijeka a Schladming, domani già in campo

Iniziato il ritiro in terra austriaca. «Dal 25 luglio alla sosta delle nazionali ci attendono 11 partite tra campionato ed Europa perciò la rosa va puntellata», dice Željko Sopić

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Il Rijeka a Schladming, domani già in campo
Željko Sopić chiede rinforzi alla società. Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

Il Rijeka ha raggiunto Schladming, nota località sciistica austriaca da anni protagonista in Coppa del Mondo con lo spettacolare slalom in notturna maschile (e da un paio di stagioni a questa parte pure con il gigante, sempre in modalità night race) sulla splendida e tostissima pista Planai, che per i prossimi dieci giorni sarà il quartier generale del blocco centrale della preparazione verso la nuova stagione. Nel cuore della Stiria Željko Sopić e i suoi collaboratori hanno portato 27 giocatori, compreso Pašalić, reduce dall’Europeo in Germania con la nazionale croata, che sono nell’ordine Martin Zlomislić, Josip Posavec, Aleksa Todorović, Bruno Bogojević, Franjo Ivanović, Toni Fruk, Stjepan Radeljić, Dejan Petrovič, Niko Janković, Jorge Obregon, Marijan Čabraja, Niko Galešić, Veldin Hodža, Bruno Goda, Lindon Selahi, Marco Pašalić, Ivan Smolčić, Emmanuel Banda, Duje Dujmović, Silvio Ilinković, Nais Djouahra, Andro Babić, Bruno Burčul, Lovro Kitin, Roko Valinčić, Noel Jakac e Šimun Butić.

Il programma in terra austrica prevede quattro amichevoli: la prima già nella giornata di domani contro gli ungheresi del Nyiregyhaza, sabato sfida contro i tedeschi del Karlsruher, il 17 luglio la prova generale contro gli austriaci del Red Bull Salisburgo e chiusura il giorno dopo contro un avversario ancora da definire in cui verrà dato spazio alle seconde linee.

Pašalić verso l’addio
“Nelle prime due settimane di lavoro il focus è stato soprattutto sulla condizione atletica e anche in Austria continueremo a insistere su questo aspetto, però inizieremo a fare sul serio anche per quanto riguarda la componente tecnico-tattica – fa sapere Sopić poco prima della partenza per Schladming –. Giovedì vedremo l’andata della sfida tra Paksi e Corvinul visto che una di loro sarà la nostra prima avversaria in Europa e da quelle poche informazioni che abbiamo a disposizione si tratta di due squadre molto diverse tra loro. Gli infortunati? Goda è alle prese con una pubalgia e al momento i tempi di recupero sono ancora incerti, mentre Selahi sta smaltendo una botta rimediata durante l’amichevole con il Koper. Non credo lo rischieremo per il primo test, ma per il secondo di sabato dovrebbe essere pienamente recuperato”.
Dopo Labrović e Pjaca, è vicino a salutare Rujevica anche il terzo nazionale reduce da Euro 2024, ovvero quel Pašalić che continua a essere al centro di diverse voci di mercato. E lo stesso tecnico dei biancocrociati sembra ormai rassegnato al suo addio. “Il budget detta tutto… Ma finché resterà con noi darà tutto per questa squadra. Rinforzi? La rosa va puntellata. Se tutto andrà come ci auguriamo, dal 25 luglio alla sosta delle nazionali di inizio settembre ci attendono in totale 11 partite, il che vorrà dire essere in campo ogni 3-4 giorni tra campionato ed Europa. Sarà un periodo intensissimo e abbiamo bisogno di una coperta lunga, anche perché qualche infortunio sarà inevitabile”.

Largo ai giovani… ma non troppo
Infine una battuta sui ragazzi della formazione juniores che hanno ben figurato nell’amichevole stravinta contro gli sloveni del Primorje Aidussina, affondati con un sonoro 7-1. “Se la sono cavata egregiamente, ma non facciamoci illusioni. L’avversario era ben lontano dal nostro livello e quel risultato lascia un po’ il tempo che trova. Dobbiamo sempre tenere presente che c’è un abisso tra la juniores e la prima squadra perché altrimenti il Rijeka avrebbe ogni anno 15 elementi delle giovanili in prima squadra. Io sono il primo a credere nei giovani e sono sempre disponibile a offrire loro una chance ed è anche per questo che un paio di loro svolgeranno l’intera preparazione con i seniores. Ora sta a loro sfruttare l’occasione, ma non è per nulla facile guadagnarsi il posto in prima squadra”, ha concluso Željko Sopić.

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