Il diesse Raić-Sudar: «Sopić? La squadra aveva bisogno di nuova linfa»

Il responsabile dell'area sportiva del Rijeka spiega i motivi che hanno portato al clamoroso esonero del tecnico zagabrese

0
Il diesse Raić-Sudar: «Sopić? La squadra aveva bisogno di nuova linfa»
Foto: Roni Brmalj

Sul clamoroso e improvviso esonero di Željko Sopić, arrivato a due giorni dalla delicatissima sfida di ritorno con l’Elfsborg nel terzo turno preliminare di Europa League, è intervenuto il direttore sportivo dei biancocrociati Darko Raić-Sudar. “Le sue qualità umane e professionali non si discutono, ma di concerto con il presidente Damir Mišković abbiamo ritenuto che in questo momento la squadra avesse bisogno di nuova linfa. Non è stata una decisione presa dall’oggi al domani, anche se i modi e le tempistiche possono sembrare un po’ inconsueti perché solitamente i cambi di allenatore avvengono dopo una serie di risultati negativi”.

Krznar e Čabraja alla finestra

A guidare la squadra in Svezia sarà Radomir Đalović, un po’ come successo un anno fa contro il Lilla nel play-off di Conference League dopo la “fuga” di Sergej Jakirović alla Dinamo. “Ringrazio la società e il presidente per avermi concesso l’opportunità di guidare la prima squadra. Ci aspetta una partita difficilissima, ma i ragazzi sono sul pezzo e il cambio di allenatore non ha minimamente intaccato l’atmosfera all’interno dello spogliatoio”, assicura l’ex centravanti montenegrino.

Đalović potrebbe tuttavia essere solamente una soluzione ad interim perché stanno già circolando i nomi di Damir Krznar, attualmente senza ingaggio dopo l’esonero allo Celje, e di Silvijo Čabraja, attuale tecnico della Lokomotiva. Il futuro di Đalović sulla panchina fiumana è dunque legato al risultato della partita con l’Elfsborg.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display