Heber chiama Bočkaj risponde

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Heber chiama Bočkaj risponde

FIUME | Finisce in parità (1-1) il posticipo della settima giornata di Prima Lega croata tra il Rijeka e l’Osijek. Un risultato tutto sommato giusto, visto che entrambe le squadre avrebbero potuto vincere. Alla fine sia i fiumani che gli slavoni avranno qualcosa da recriminare, soprattutto tenendo in considerazione che il risultato di Rujevica favorisce indirettamente la Dinamo, ora a +3 sull’Osijek e a +4 sul Rijeka. In una partita abbastanza vivace e ricca di occasioni da gol, succede tutto nella ripresa, con botta e risposta tra Heber e Bočkaj nell’arco di appena sette minuti.

Che occasione per Marić

Kek sorprende nuovamente per quanto concerne le scelte iniziali. Lo sloveno manda infatti in panchina sia Lončar che Čanađija, oltre a Župarić e Acosty. Ai loro posti troviamo Capan, Pavičić, Escoval e Puljić, con Gorgon unica punta e Čolak tra le riserve. Il suo collega da parte slavone, Zekić, conferma invece quasi per intero la formazione titolare.
Il Rijeka inizia con il piglio giusto, cercando subito di imporre il proprio ritmo, ma con il passare dei minuti gli ospiti salgono di tono e avanzano il baricentro del gioco, al punto da spostarlo nella metà campo fiumana. Per una decina di minuti i quarnerini soffrono e rischiano la capitolazione: Marić s’inserisce dalle retrovie e viene a trovarsi a tu per tu con Sluga, che devia in angolo. Sugli sviluppi del corner Mamić tocca con una mano in area di rigore, ma Jović lascia correre: buon per i fiumani, perché il rigore ci poteva stare. Il Rijeka si sveglia e risponde al 21’. Pavičić serve nei sedici metri Heber, il quale prova a superare Malenica che non si fa però sorprendere. In seguito da registrare alcune conclusioni dalla distanza da ambo le parti, con quella di Hajradinović al 35’ che impegna Sluga, costretto alla respinta di pugni. La più ghiotta occasione del primo tempo è capitata al 40’ sui piedi di Marić. L’attaccante slavone, ottimamente servito da Hajradinović, scarta Mamić presentandosi a tu per tu con Sluga: il portiere esce per chiudergli lo specchio della porta e per sua fortuna la conclusione finisce di poco alta.

Arrivano anche i gol

Perfetta parità anche nella ripresa. Al 57’, però, il Rijeka si porta in vantaggio. Perfetto cross sul secondo palo di Pavelić per Heber, con il brasiliano che anticipa il suo diretto marcatore e insacca. Nell’occasione il numero 9 si fa anche male (problema muscolare) ed è costretto a cedere il posto a Kvržić. L’Osjek reagisce e va vicino al pareggio con Bočkaj al 60’, ma Sluga dice ancora una volta di no. È il preludio dell’1-1, che arriva quattro minuti dopo. Bočkaj batte una punizione da 18-19 metri e anziché superare il muro cerca di aggirarlo: la conclusione a rientrare beffa Sluga, che non reagisce nel migliore dei modi. Il Rijeka va subito vicino al nuovo vantaggio, con Malenica bravo a salvare su una schiacciata di testa di Escoval. Nell’ultimo quarto d’ora entrambe le squadre provano a vincere la contesa e hanno anche le occasioni per farlo, ma le reti non si gonfiano più. Finisce 1-1 e a ridere maggiormente è la Dinamo, che allunga ulteriormente sulle immediate inseguitrici.

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