Gorica la prima di quattro finali: il Rijeka non può più sbagliare

I biancocrociati sono in testa nonostante tre Ko di fila, ma ora non possono più lasciare altri punti per strada

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Gorica la prima di quattro finali: il Rijeka non può più sbagliare
Niko Janković. Foto Roni Brmalj

Il Rijeka si è giocato tre jolly infilando tre sconfitte in serie e senza segnare nemmeno la miseria di un gol. Eppure, nonostante ciò, è ancora davanti a tutti e padrone del proprio destino nella corsa al doblete. Da adesso in poi però non sono più ammessi passi falsi: all’appello mancano solamente quattro giornate (più la finale di Coppa) e in questo caldissimo rush finale ogni partita sarà una sorta di finale. A partire da quella di domenica a Rujevica col Gorica. Forse l’avversario peggiore considerando l’attuale stato di forma essendo i “tori”, imbattuti da sei partite. Un appuntamento da non fallire, ragionando anche in ottica del big match del Poljud di domani tra Hajduk e Dinamo, che potrebbero togliersi punti a vicenda.
I biancocrociati non solo non possono permettersi passi falsi, ma non possono nemmeno permettersi di andare sotto nel punteggio. Ebbene sì perché in questa stagione la squadra di Đalović non è mai riuscita a ribaltare il risultato dopo aver subito per prima un gol. È arrivata al massimo a strappare un pareggio, ma mai a prendersi i tre punti. Cinque delle sei sconfitte in campionato (incassate tutte nella seconda parte di stagione) sono maturate proprio dopo essere passati in svantaggio. L’unica eccezione è stato il KO di Koprivnica con lo Slaven Belupo, in quel caso i fiumani avevano sbloccato il risultato, salvo poi farsi ribaltare nella ripresa. Manca, insomma, un piano B per quando la strada si fa in salita.
Quanto alla formazione, Đalović si ritrova con gli uomini contati in difesa: Oreč è squalificato, Škorić ancora fuori combattimento così come Radeljić, a meno di un recupero lampo da parte del nazionale bosniaco. A prendere il suo posto sarà ancora Manev, mentre sulla destra è ballottaggio tra Bogojević e Menalo per rimpiazzare Oreč. Non bastasse, mancherà anche Fruk, pure lui fermato dal giudice sportivo. In questo caso le chiavi dell’attacco verranno affidate a Čop, mentre nel ruolo di trequartista dovrebbe agire Gojak, anche se non è da escludere l’utilizzo di Janković, con in questo caso Menalo spostato sulla corsia di destra.
La Bosnia su Janković?
E a proposito di Janković, domenica scorsa in tribuna al Maksimir a seguire Dinamo-Rijeka c’erano anche due emissari della Federcalcio bosniaca, ovvero il direttore tecnico Emir Spahić e uno degli assistenti del selezionatore Sergej Barbarez, Saša Papac. L’osservato speciale era proprio Janković, il quale in futuro potrebbe indossare la maglia della Bosnia ed Erzegovina. Il fantasista dei fiumani ha fatto tutta la trafila delle giovanili con la Croazia, arrivando fino alla Under 21, ma vista la forte concorrenza in seno alla nazionale maggiore il giocatore potrebbe anche optare per il cambio della nazionalità sportiva, sfruttando le sue origini erzegovesi e scegliere quindi i “Dragoni”. Al termine della partita Janković avrebbe incontrato Spahić e Papac, ma sulla questione le bocche restano cucite. Sono due i giocatori del Rijeka che militano nella Bosnia, Martin Zlomislić e Stjepan Radeljić, mentre il terzo, Amer Gojak, è uscito dal giro e la sua ultima presenza risale al 26 settembre 2022 contro la Romania in Nations League.

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