
Il 24 agosto 2023, a Baku, Giovanni Cernogoraz vinceva l’oro ai Mondiali, l’unico titolo che mancava al suo sontuoso palmares che lo ha consacrato nella storia del trap visto che è diventato il primo tiratore ad avere conquistato il titolo olimpico, quello iridato ed europeo, una tappa di Coppa del Mondo e le finali di World Cup. In Azerbaigian il 41.enne campione di Cittanova si era garantito anche il pass per le Olimpiadi di Parigi 2024, un sollievo non indifferente dopo che non era riuscito a qualificarsi per Tokyo 2020, i Giochi a Cinque Cerchi che per la prima volta dal 1996 in poi non videro la presenza di alcun sportivo della CNI.
La CNI presente 20 anni di fila
Per 20 anni, da Atlanta a Rio de Janeiro 2016, ovvero per un totale di sei Olimpiadi estive di fila, la minoranza italiana di Slovenia e Croazia ha avuto un proprio rappresentante. In Brasile Giovanni Cernogoraz aveva “doppiato” la presenza del 2012 a Londra dove, oltre che essere stato l’unico rappresentante, conquistò anche la prima storica medaglia, un indimenticabile oro nello spareggio con l’italiano Massimo Fabbrizi. Nella storia sono quattro gli sportivi della Comunità nazionale italiana di Croazia e Slovenia che dall’Indipendenza hanno rappresentato alle Olimpiadi i rispettivi Paesi. Cernogoraz in Francia eguaglia le tre presenze (1996, 2004 e 2008) della velista isolana Vesna Dekleva, con fiore all’occhiello il quarto posto ad Atene nella classe 470 della vela in coppia con Klara Maučec. Allo skiffista isolano Erik Tull, in gara ad Atlanta 1996, l’onore della prima partecipazione di un rappresentante della CNI alle Olimpiadi. La pallavolista polese Ingrid Siscovich ha invece l’onore di essere stata la prima appartenente della CNI croata in occasione di Sydney 2000.
L’onore di essere portabandiera
La 33ª Olimpiade della storia, indipendentemente da quale sarà l’epilogo della gara del trap programmata il 29 e 30 luglio al Châteauroux Shooting Center, resterà impressa nella memoria in quanto venerdì 26 luglio Giovanni Cernogoraz sarà il portabandiera della Croazia insieme alla judoka Barbara Matić, un onore che spetta a un numero ristretto di privilegiati. Essere affiancati a personaggi iconici come Goran Ivanišević, Ivano Balić, Zoran Primorac, Perica Bukić o Dubravko Šimenc è sicuramente un motivo d’orgoglio. Curiosamente, tre anni fa a Tokyo un altro oro olimpico nel trap, vale a dire Josip Glasnović, aveva sfilato per primo davanti alla delegazione croata in compagnia della discobola Sandra Perković (ora Elkasević). “È un onore immenso. Sono orgoglioso per me, per la famiglia, per tutta la nostra comunità”, il commento da parte del cittanovese allorchè un mese fa venne informato della decisione da parte del Comitato olimpico croato.
Oggi la partenza per la Francia
Oggi alle 9, con un volo charter da Zagabria, verso Parigi parte il primo contingente di sportivi croati. Tra di loro ci sarà anche Giovanni, accompagnato nell’occasione dal papà-allenatore Valter, che a Londra e Rio de Janeiro non era comunque al fianco del figlio. L’arrivo nella capitale francese è previsto per le 11. Seguirà quindi il trasferimento in treno a Châteauroux, a 250 km a Sud da Parigi, nella regione del Centro-Valle della Loira. Questa è la località attraverso la quale quale transita anche la Via Lemovicensis, l’itinerario che dalla capitale conduce i fedeli al pellegrinaggio di Santiago di Compostela. Il 23, 24 e 25 luglio Cernogoraz e gli altri 27 tiratori che parteciperanno alla gara che assegnerà il titolo martedì 30 luglio tra le 15.30 e le 16.45 prenderanno confidenza con il campo di gara che sino al 20 luglio è stato off limits per tutti (francesi esclusi, nda). Dopo tre giorni d’allenamento, il 26 luglio Cernogoraz tornerà a Parigi per la cerimonia inaugurale che si concluderà in nottata e per questo motivo il giorno seguente, al rientro a Châteauroux, non è prevista alcuna attività. Il 28 luglio ci sarà l’allenamento ufficiale, mentre l’indomani (dalle 9 alle 14) è in calendario la prima giornata di gara con tre serie.
«Ho lavorato bene, mi sento carico»
Martedì 30, e dalle 9 alle 12, sono programmate le ultime due serie che promuoveranno i sei finalisti che poi dalle 15.30 alle 16.45 disputeranno la finale con in palio le medaglie olimpiche. “Ho lavorato bene, mi sento carico e pronto a lottare per arrivare in una delle prime sei posizioni – ci confida Giovanni poche ore prima della partenza –. Come dico sempre in questi casi, l’obiettivo minimo è garantirsi la finale a sei. Poi può accadere tutto. Sono ottimista, ma è chiaro che nel nostro sport fattori esterni come il vento, il sole, una svista arbitrale o un raffreddore possono incidere parecchio”.
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