Gabriele Volpi dopo il Rijeka si libera anche dello Spezia

0
Gabriele Volpi dopo il Rijeka si libera anche dello Spezia

Dopo aver lasciato il Rijeka a Damir Mišković, l’ex patron Gabriele Volpi starerebbe per vendere lo Spezia (formazione di Serie A). Le voci di cessione della società si fanno sempre più frequenti e insistenti tantoché si pronostica che la vendita possa avvenire già entro mercoledì 3 febbraio. Il presidente Stefano Chisoli e il consigliere Maurizio Felugo (ricopriva lo stesso incarico al Rijeka) presenti in tribuna allo stadio ad assistere alla sfortunata partita con l’Udinese, dicono di non saperne nulla. Il deus ex machina in questo momento non è tanto Gabriele Volpi, bensì Gianpiero Fiorani, l’amministratore delegato della holding Orlean Invest. Che ha sempre considerato lo Spezia in vendita, non solo la scorsa stagione in B, ma anche nell’attuale in Serie A. Cosa che aveva confermato lo stesso patron Volpi mesi addietro: “La nostra è una holding, tutto può essere in vendita (più o meno quanto va dicendo Mišković per il suo Rijeka). Qualche trattativa c’è stata, ma sempre con persone di scarsa onsiderazione. Sono megalomani che girano nell’ambiente del calcio”. Spezia in vendita agli americani? Nessuna conferma, ma neppure nessuna smentita alla notizia-bomba lanciata da Di Marzio nel corso della popolare trasmissione di Sky Sport e ripresa da numerose testate nazionali. Da Sky è uscito anche il nome o meglio il marchio che sarebbe al timone dell’operazione. Si tratta di un fondo di investimenti americano legato alla DELL, la multinazionale americana attiva nella produzione di sistemi informatici, con un fatturato di svariati miliardi di dollari e migliaia di dipendenti in tutto il mondo.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display