È stato presentato ufficialmente ieri allo stadio Drosina, in compagnia del direttore sportivo Saša Bjelanović, il nuovo rinforzo dell’Istra 1961, vale a dire il 22enne centrocampista offensivo islandese Danijel Dejan Djuric. Si tratta di un giocatore che ricopre il ruolo di fantasista, ma che all’occorrenza può essere impiegato anche in altre posizioni d’attacco. Fortemente voluto da Bjelanović, in Djuric (si legge Đurić, lui che è figlio del calciatore serbo Dejan Đurić il quale aveva trascorso gran parte della carriera in Bulgaria per poi trasferirsi in Islanda quando Danijel, di madre bulgara, aveva due anni), il diesse vede il naturale sostituto del 19enne trequartista della Mauritania, Lekoueiry Beyatt, che a Pola ha trascorso appena mezza stagione per poi essere ceduto al Losanna per due milioni di euro.
“L’ultimo mese della campagna trasferimenti in seno all’Istra 1961 è stato piuttosto movimentato e si è concluso con l’ingaggio di Danijel Djuric – così Bjelanović alla presentazione –. Abbiamo seguito il giocatore per diverso tempo e quando si è presentata la possibilità, grazie al trasferimento di Beyatt, siamo riusciti a ingaggiarlo, il che non è stata una cosa facile. Osservando le caratteristiche di Djuric è emerso che non avevamo un calciatore con un simile profilo tecnico, un trequartista che può essere impiegato anche in altri ruoli in attacco. Inoltre, da quando si è unito al resto del gruppo (era presente in panchina nella trasferta a Koprivnica), si è dimostrato come una persona aperta, positiva, ambiziosa e vogliosa di lavorare per migliorare ulteriormente”, ha fatto notare il direttore sportivo, ricordando che Djuric ha frequentato l’Accademia danese del Midtylland, tra le più rinomate in Scandinavia, per poi approdare al Vikingur Reykjavik. Il tutto vantando una statistica lusinghiera, al punto che in tre stagioni ha collezionato 106 presenze, realizzando nell’occasione 31 gol e fornendo 18 assist. Inoltre ha giocato in tutte la categorie giovanili della nazionale islandese, debuttando anche nella nazionale maggiore. “Resta a noi – ha concluso Bjelanović –, garantirgli le migliori condizioni per la crescita e, a lungo termine, far emergere il suo enorme potenziale tecnico. Con questo arrivo mettiamo il classico punto sulla campagna trasferimenti dato che siamo ben coperti in ogni ruolo. Di conseguenza non ci sono più necessità per portare a Pola altri nuovi giocatori”.
“Le prime impressioni sono ottime, a partire dall’accoglienza dei compagni di squadra, al bravissimo allenatore, passando per lo stadio – ha aggiunto il nuovo arrivato –. Mi piace molto anche la città. Al momento in cui ho sentito del possibile trasferimento il mio desiderio è stato subito quello di venire a Pola, di giocare a calcio in Croazia e di far vedere il mio talento. A giocare a favore è anche il fatto che sono amico del connazionale Logi Robertsson, che è un’ottima persona e un bravo calciatore. Lui mi sta aiutando ad ambientarmi al meglio il più presto possibile. Sono molto soddisfatto dell’allenatore Gonzalo Garcia, così come dell’intera squadra, composta da ragazzi seri e dei veri professionisti. Aspetto con impazienza di poter dimostrare le mie qualità e a ricambiare la fiducia risposta in me da parte della società”, ha concluso Djuric.
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