Dinamo-Rijeka. Finale anticipata

Stasera al Maksimir il big match dei quarti di finale di Coppa Croazia con la Dinamo. «Se vogliamo conquistare il trofeo dobbiamo battere tutte le avversarie, comprese le più forti», ha detto il tecnico Goran Tomić

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Dinamo-Rijeka. Finale anticipata

Nemmeno il tempo di godersi il (sofferto) successo di Koprivnica sullo Slaven Belupo, servito per cancellare lo schiaffo casalingo rimediato nel derby con l’Hajduk, che per il Rijeka è già tempo di tornare in campo. E di rimettersi in viaggio. La prossima fermata è il Maksimir di Zagabria, che stasera sarà teatro del big match dei quarti di finale di Coppa Croazia contro la Dinamo (calcio d’inizio alle 18.30). Per i fiumani il mese di dicembre sarà caldissimo perché in cinque partite ci si giocherà un’importante fetta di stagione. Si inizia stasera, appunto, con la Coppa, a cui seguiranno quattro partite di campionato da giocare tutte a Rujevica e da sfruttare al meglio nella rincorsa al titolo di campione d’inverno. Non è un segreto che l’obiettivo è provare a portare a casa un trofeo. La strada più semplice da percorrere è quella che porta al Sole di Rabuzin, visto che per conquistarlo ora “bastano” tre vittorie. Gli addetti ai lavori non hanno dubbi: è la finale anticipata e chi vincerà stasera sarà il principale favorito. A dire il vero è molto difficile parlare di favoriti in una competizione così imprevedibile come la Coppa, ma le statistiche parlano chiaro. Con l’arrivo di Damir Mišković questo torneo è diventato un po’ il feudo dei fiumani, con quattro trofei messi in bacheca (2014, 2017, 2019, 2020), ai quali si aggiungono i due dell’era Ježić (2005, 2006). Per non parlare degli zagabresi, addirittura a quota 16. Su 30 edizioni, in 22 occasioni il trofeo ha preso la strada di Zagabria e Fiume. A completare il quadro sono l’Hajduk con sei, nonché Inter e Osijek con un trofeo a testa. Peraltro, nelle ultime otto stagioni a spartirselo sono sempre state Dinamo e Rijeka (l’Hajduk trionfò nel 2013). È dunque chiaro che chi vincerà stasera avrà praticamente una mano sul coppa.

 

Approccio più prudente

Che tipo di partita possiamo quindi aspettarci? Sarà il terzo confronto stagionale tra le due formazioni. Entrambi gli scontri in campionato, il primo al Maksimir e il secondo a Rujevica, sono terminati con un pirotecnico 3-3. È difficile tuttavia pensare che anche stasera assisteremo a un festival del gol. Innanzitutto perché si tratta di una competizione completamente diversa, alla quale entrambe le squadre tengono moltissimo. E in secondo luogo è una gara secca, una di quelle che non si possono sbagliare. La posta in palio è dunque altissima ed è lecito aspettarsi un approccio più prudente da parte di Krznar e Tomić. In altre parole, 90′ minuti potrebbero anche non bastare, con supplementari e rigori un’eventualità tutt’altro che da escludere. Sulla carta la bilancia pende leggermente dalla parte dei detentori del trofeo, che avranno il vantaggio di giocarsi il passaggio in semifinale davanti al proprio pubblico. D’altro canto però il Rijeka ha fin qui dimostrato di potersela giocare ad armi pari con gli zagabresi, che non sono più quel rullo compressore ammirato nelle ultime stagioni. Krznar (che resta sempre in bilico, anche se l’ingombrante ombra di Kek sembra essersi definitivamente dissolta) fatica a trovare una quadra e anche gli impegni in Europa League hanno prosciugato un bel po’ di energie. E non è un caso se da inizio campionato Petković e soci continuano a mangiare la polvere dietro a Osijek e Rijeka. La Dinamo è assolutamente attaccabile, ma per passare il turno e approdare tra le migliori quattro i fiumani dovranno tirare fuori dal cilindro la miglior prestazione di questa prima parte di stagione.

Tattica, concretezza, fortuna

Capitolo formazione. Tomić sembra intenzionato a riproporre il 4-2-3-1 visto nelle ultime uscite. Sulla trequarti ci sarà il rientro dalla squalifica di Ampem, con Pavičić arretrato in mediana. Accanto a lui a giocarsi una maglia da titolare saranno Selahi e Čerin, con il primo leggermente favorito. In difesa dovrebbe esserci la riconferma di Velkovski dato che Krešić non è ancora al meglio. Per il resto non ci saranno sorprese.

“È l’avversario più difficile da affrontare e oltretutto giochiamo in casa loro, però se vogliamo conquistare il trofeo dobbiamo battere tutte le avversarie, comprese le più forti. Loro un po’ in difficoltà, è vero, ma restano pur sempre una squadra fortissima che punta a vincere questa competizione, perciò ci aspetta una partita durissima. La chiave? Ci vorrà tanta attenzione sul piano tattico, dovremo essere bravi a concretizzare quelle poche occasioni che ci concederanno e naturalmente ci vorrà anche una bella dose di fortuna”, ha sottolineato Goran Tomić.

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