Đalović: «La Dinamo avrà più pressione»

Il tecnico del Rijeka è proiettato verso l’atteso big match di domani sera a Rujevica contro i campioni in carica: «Partita importante, ma non certo decisiva»

0
Đalović: «La Dinamo avrà più pressione»
Radomir Đalović ostenta fiducia in vista dello scontro di domani sera. Foto: Roni Brmalj

Giornata di vigilia in casa Rijeka, che sta rifinendo gli ultimi dettagli in vista dell’attesissimo big match di domani sera a Rujevica contro la Dinamo, pronto a infiammare la 23ª giornata della SHNL. Una partita certamente non decisiva, ma indubbiamente molto importante dato che potrebbe indirizzare, in maniera positiva o negativa, il cammino di entrambe le squadre. È il terzo confronto stagionale tra fiumani e zagabresi, con i due precedenti terminati in parità: 1-1 a Rujevica e 0-0 al Maksimir. I biancocrociati si presentano a questo appuntamento forti del convincente successo colto in trasferta sull’Osijek (2-0) che li ha riportati in vetta alla classifica, oltre che con quattro lunghezze di margine sui campioni in carica. Da questo punto di vista è la compagine della capitale a ritrovarsi con una maggiore pressione perché in caso di sconfitta rotolerebbe nuovamente a -7, esattamente come al termine del girone autunnale, un gap non semplice da recuperare. A complicare i piani di Fabio Cannavaro sono poi le assenze di Čavlina, Mišić, Stojković e del lungodegente Petković, mentre Sučić è sì tornato a disposizione ma difficilmente partirà dal primo minuto. Nevistić, non al meglio fisicamente, stringerà i denti e prenderà il suo posto tra i pali data l’indisponibilità di Čavlina. Di contro, Radomir Đalović si ritrova con l’imbarazzo della scelta, fatta eccezione per l’infortunato Škorić, il cui infortunio al ginocchio lo terrà lontano dal campo per circa un mese e mezzo (in settimana si è sottoposto a un intervento al menisco), e dell’ultimo arrivato Oreč, che si accomoderà in tribuna. C’è però il rientro dalla squalifica di Fruk, che tornerà nella sua posizione naturale sulla trequarti dopo essersi dovuto riadattare a falso nueve. Per il resto non dovrebbero esserci sorprese.

Mini tour de force
“Ho ancora qualche piccolo dubbio che scioglierò al termine della rifinitura – fa sapere il tecnico montenegrino parlando della formazione –. La vittoria sull’Osijek ci ha dato quella serenità che ci ha permesso di lavorare al meglio questa settimana. Non è una partita decisiva dato che manca ancora tanto alla fine e ci sono ancora parecchi punti in palio, però sarà molto importante sul piano psicologico, in un senso o nell’altro. Che Dinamo mi aspetto? Una squadra aggressiva, che ha ben figurato in Champions League e che verrà qui per cercare i tre punti. Noi favoriti? Lo siamo stati anche contro Varaždin e Istra, la Dinamo lo era contro l’Osijek… Il campionato è molto equilibrato e non ci sono partite scontate. Ogni punto te lo devi sudare. Poi è chiaro che giocando in casa avremo un piccolo vantaggio. Pressione? Loro ne avranno di più essendo dietro in classifica”.
Nei due precedenti stagionali il Rijeka è stato per lunghi tratti anche superiore agli zagabresi. “Abbiamo disputato due ottime partite sia a Rujevica che al Maksimir in cui avremmo meritato qualcosina in più del pareggio essendo stati noi più vicini alla vittoria, ma da allora sono cambiate tante cose. Loro hanno cambiato allenatore e molti giocatori, di cui uno che fino a poche settimane stava con noi… Quei due confronti dimostrano però che non siamo inferiori alla Dinamo. Sučić? È un grande talento e non è un caso se è stato acquistato dall’Inter. Ma che poi a partire dal primo minuto sia lui piuttosto che Ademi, Belcar o Kačavenda, per noi non fa alcuna differenza”.
Zlomislić e soci sono ora attesi da un mini tour de force con tre partite concentrate in sette giorni visto che mercoledì prossimo saranno impegnati in casa dell’Hajduk nei quarti di finale della Coppa Croazia, mentre tre giorni dopo saranno attesi dalla trasferta a Velika Gorica in campionato. “Ci aspetta una settimana molto dispendiosa sotto il profilo fisico e mentale. I giocatori non avranno praticamente il tempo di recuperare e anche per me come allenatore non sarà semplice gestire questo tipo di situazione. Turnover? Sarà importante dosare bene le energie e ci sarà il bisogno dell’apporto di tutti”, conclude Radomir Đalović.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display