Curro Torres: «Risultato bugiardo»

0
Curro Torres: «Risultato bugiardo»

POLA | Per coloro che si limitano a guardare soltanto il risultato finale, l’1-4 di sabato tra Istra 1961-Dinamo potrebbe far pensare a una passeggiata al Drosina dei campioni in carica. Ma il risultato è molto bugiardo. Il successo degli zagabresi è meritato, e qui non ci piove, ma il passivo per i padroni è troppo pesante. La squadra di Curro Torres, sul cui futuro ritorneremo più tardi, è rimasta in partita per un’ora, ha avuto le sue belle occasioni, che non ha saputo sfruttare, e alla fine Čondrić ha dovuto raccogliere quattro palloni in fondo al sacco. Ma gli applausi del Drosina alla fine del primo tempo e anche a gara ultimata hanno fatto capire che il pubblico non è rimasto deluso. Tutt’altro.
Anzi, sono stati proprio i polesi a passare in vantaggio con il primo gol di Fuentes con la maglia dell’Istra 1961: lo spagnolo ha trasformato in rete un bel cross di Rubić dalla sinistra. Nemmeno il tempo di gioire per i tifosi di casa, che Petković ha riportato la partita sui binari della parità dopo essersi infilato nelle maglie difensive troppo larghe tra Rufati e Traorè. Quest’ultimo, attaccante di ruolo, ha dovuto rimpiazzare il terzino destro Grujević, infortunatosi alla vigilia. In fase difensiva qualche errore c’è stato, ma in quella offensiva le cose hanno funzionato piuttosto bene, con Rrahmani spesso in evidente difficoltà. Dopo il pari e qualche scintilla di troppo entrambe le squadre hanno avuto le loro belle occasioni per passare, ma o è mancata la precisione oppure i portieri hanno fatto il proprio dovere, come ad esempio Livaković nel recupero del primo tempo su Fuentes, trovatosi a tu per tu con l’estremo difensore ospite.
Dopo l’intervallo la Dinamo è rientrata in campo con un piglio differente, ma fino al 65’ i locali hanno retto il confronto. Poi, nell’arco di 60 secondi, è arrivato un micidiale uno-due firmato da Gavranović e Ademi, che ha messo i polesi alle corde. Ma il KO era ancora lontano tanto che in pieno recupero, dopo altre occasioni sbagliate dalla Dinamo, prima Perić-Komšić e poi Vila si sono mangiati due chance grandi come una casa. Poi è arrivata la quarta rete ospite segnata da Budimir.
Si diceva di Curro Torres, il cui futuro rimane sempre in bilico. Fonti ufficiose dicono che il tecnico voglia andarsene in quanto attratto da alcune sirene spagnole e che i vertici societari non abbiano l’intenzione di lasciarlo partire. Almeno, non gratuitamente. Un tiramolla che potrebbe far male alla squadra. “Giorno dopo giorno continuerò a lavorare con la squadra e non sono ancora un ex allenatore dell’Istra 1961. Sto aspettando che la società si esprima su una mia richiesta”, ha detto in modo sibillino l’allenatore spagnolo. Sulla partita si è espresso in questi termini: “Siamo partiti molto bene, abbiamo giocato un ottimo primo tempo e i calciatori hanno fatto proprio quello che avevo chiesto. Nella ripresa siamo calati fisicamente e abbiamo sbagliato troppo in difesa. Reputo il risultato ingiusto anche per le due occasioni non sfruttare nel finale”.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display