ELCHE | L’aereo con a bordo la nazionale croata è atterrato ieri poco dopo le 13 all’aeroporto di Alicante. La squadra ha proseguito poi verso la vicina Elche, sede domani sera (ore 20.45) della gara di Nations League con la Spagna. Si tratterà del debutto della nazionale di Zlatko Dalić nella neonata competizione dell’Uefa, che avrà come premio finale la qualificazione ai prossimi Europei da parte di quattro nazionali. Oltre alla Croazia e alla Spagna, nel gruppo 4 della Lega A c’è anche l’Inghilterra: un girone di ferro, sicuramente il più duro dei quattro. Evitare di finire ultimi nel raggruppamento sarà inoltre importante anche per non retrocedere nella Lega B.
La gara di Elche rappresenterà un durissimo, ma altrettanto serio, banco di prova per una Croazia che si presenta all’appuntamento un po’ ridisegnata rispetto alla trionfale spedizione ai Mondiali in Russia. Alcuni giocatori, Mario Mandžukić si tutti, hanno dato l’addio alla maglia biancorossa e c’è bisogno di rimpiazzarli a dovere. La “materia prima” sembra esserci, ma ci vorrà sicuramente del tempo per farli entrare al meglio negli schemi di squadra.
Eppoi, non è certo facile trovare il sostituto dell’attaccante della Juventus, per la sua duttilità un elemento prezioso per tutti gli allenatori (chiedere notizie in merito ad Allegri, che ha bloccato sul nascere la sua possibile cessione).

Livaja l’erede di Mandžukić

Tra coloro che puntano al posto lasciato vuoto da Mandžukić c’è anche Marko Livaja. “Ringrazio il selezionatore per avermi chiamato e dato la possibilità di scendere in campo nell’amichevole con il Portogallo. Adesso devo ripagare la sua fiducia e dimostrare di avere le qualità per giocare in nazionale. Da giovane ho avuto tanti momenti controversi, alti e bassi, ma ora sono sicuramente più maturo. In Grecia mi rispettano e posso dire di avere ritrovato la tranquillità. In tutti questi anni Mandžukić ha dimostrato di essere un giocatore molto importante per la Croazia, segnando, ma facendo anche quel lavoro sporco che a un attaccante non piace troppo. Non sarà facile rimpiazzarlo, ma siamo tutti qui per provare a dare una mano”. La Spagna è sicuramente un osso duro e Livaja non lo nasconde: “Nelle ultime grandi manifestazioni internazionali gli iberici non erano ai livelli auspicati, ma ora hanno voltato pagina affidandosi ai giovani. Da parte nostra, sappiamo benissimo che dopo il secondo posto a Russia 2018 gli occhi del mondo sono puntati verso la Croazia. Dobbiamo fare bene per confermare che quanto successo a luglio non è stata una casualità. Quando hai a centrocampo giocatori come Modrić e Rakitić puoi arrivare lontano”, conclude l’attaccante, che si giocherà il posto da titolare con Santini e Čop.

Lovren fuori per infortunio

Per la contesa di domani Dalić non potrà contare su Dejan Lovren. Il difensore centrale del Liverpool ha da poco completato la terapia di riabilitazione e non è ancora in grado di giocare. Lovren è rimasto in Inghilterra per svolgere un’apposita preparazione in vista del ritorno in campo con la maglia dei Reds. A fare coppia con Vida sarà di conseguenza l’ex Rijeka Matej Mitrović. Ricordiamo che in precedenza a dare forfait sono stati Andrej Kramarić e Ante Rebić. Detto questo, è chiaro che domani sera ad Elche vedremo all’opera una Croazia molto diversa da quella della finale di Mosca con la Francia.

Luis Enrique, debutto positivo

Buona la prima per Luis Enrique sulla panchina della Spagna. Nel primo incontro del gruppo 4 le Furie Rosse hanno infatti sbancato Wembley, il tempio del calcio inglese, dove l’Inghilterra non perdeva da ben due anni e mezzo. E lo hanno fatto con una prova gagliarda e di carattere, che dimostra la voglia pazza della Roja di tornare protagonista dopo il fallimento Mondiale. Con l’Inghilterra finisce 2-1 con le reti di Saùl Niguez e Rodrigo, entrambe nella prima frazione, dopo l’iniziale vantaggio targato Rashford (all’11’) che sembrava avere messo in discesa la gara per i ragazzi di Gareth Southgate. Ricordiamo che il 12 ottobre prossimo l’Inghilterra sarà ospite della Croazia a Rujevica, purtroppo però a spalti vuoti.