Dopo il successo sull’Italia in quel di Torino, la Croazia si è trasferita a Madrid, sede del gran finale della Coppa Davis 2021. Čilić e compagni hanno già saggiato il cemento indoor della Madrid Arena in vista della semifinale derby di oggi contro la Serbia di Novak Đoković. Una sfida sentitissima e che si preannuncia spettacolare e incerta. Si parte alle 16 con il primo singolare tra i numeri due, a seguire il secondo tra i numeri uno e infine il doppio. È il terzo confronto tra le due nazionali, che vedrà la Croazia andare a caccia del primo successo. Nel 2010 i serbi espugnarono Spalato con un perentorio 4-1 nei quarti di finale. Cinque anni più tardi a Kraljevo, stavolta agli ottavi, la vittoria era stata ancora più netta, 5-0.

Sulla carta è leggermente favorita la Serbia, che però dovrà fare i conti con qualche tossina in eccesso dovuta al quarto maratona con il Kazakistan di due giorni fa. Viceversa, i ragazzi di Vedran Martić hanno avuto a disposizione 48 ore di riposo in più (in mezzo c’è stato però il trasferimento nella capitale spagnola e l’adattamento alla nuova superficie). Con ogni probabilità a risultare decisivo potrebbe essere già il primo singolare. Salvo sorprese, a scendere in campo saranno Gojo e Kecmanović. Al di là della differenza nel ranking (Gojo è 279º, Kecmanović 69º), Borna è stato finora la rivelazione battendo l’australiano Popyrin e soprattutto l’azzurro Sonego. Molto più scontata invece l’altra sfida tra Čilić e Đoković, con il numero uno al mondo grande favorito. In caso di parità al termine dei singolari, la Croazia si ritroverebbe con un grande vantaggio potendo contare nel doppio sulla miglior coppia al mondo, ovvero Mektić e Pavić (la Serbia potrebbe schierare Čačić/Đoković).

”Essere arrivati tra le migliori quattro è un risultato eccezionale, ma non vogliamo fermarci qui – suona la carica il capitano Martić –. Loro favoriti? Arrivati a questo punto non ci sono favoriti. Loro hanno Đoković, noi il doppio più forte al mondo. È una semifinale equilibrata. L’approccio dovrà essere sempre lo stesso, e cioè entrare in campo dando tutto”.

Rispetto e amicizia

Fiducioso anche Čilić. “Sarà una battaglia durissima. La Serbia non è soltanto Đoković perché anche gli altri loro giocatori possono mettere in difficoltà chiunque. Il successo sull’Italia ci ha dato tanto entusiasmo e fiducia. Borna sta giocando alla grande, Nikola e Mate sono i numeri uno al mondo e anch’io contro Sinner ho giocato una partita di alto livello. So bene cosa mi aspetta contro Nole, ma farò il possibile per rendergli dura la vita”.

La Croazia insegue la sua quarta finale (due successi), la Serbia la terza (una vittoria).

”Siamo vicini e ci sarà una pressione extra per entrambe perché tra noi c’è una forte rivalità – spiega Đoković –. C’è però anche grande rispetto e amicizia, dentro e fuori dal campo. Sia noi che loro daremo il massimo sapendo che non è solo una semifinale di Davis, bensì qualcosa di più. Ho affrontato spesso Čilić nel circuito e ci conosciamo bene. Gojo è invece una della sorprese della competizione. Ha battuto Sonego a Torino in un match che per me è stato sorprendente. E in più hanno il miglior doppio del mondo, che vince quasi ogni match che gioca. Sarà una sfida aperta. Dopo il Kazakistan c’è un po’ di stanchezza e il tempo per recuperare è poco, ma vogliamo vincere e prenderci la finale”.