Croazia-Russia. La resa dei conti

Domenica a Spalato il match decisivo per l’accesso ai Mondiali

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Croazia-Russia. La resa dei conti

La resa dei conti è un film western all’italiana del 1966 diretto da Sergio Sollima con le musiche di Ennio Morricone. È un po’ quanto accadrà – sportivamente parlando – domenica pomeriggio (ore 15) al Poljud di Spalato, dove sono attesi 30mila spettatori. Croazia e Russia sono attese da una partita da dentro o fuori, in pratica una finale. Un intero ciclo di qualificazioni racchiuso in 90 minuti. Solo la prima in classifica stacca il biglietto per il Mondiale dell’anno prossimo in Qatar, la seconda giocherà i play-off, con annessi tutti i rischi del caso. La nazionale di Zlatko Dalić non ha alternative se non quella di vincere visto che è staccata in classifica di due punti, a quella di Valerij Karpin basta anche il pareggio. Chi la spunterà? Una bella domanda perché gli incontri di giovedì scorso non hanno fornito serie indicazioni ai due tecnici. Malta e Cipro non sono state avversarie all’altezza e infatti è finita in goleada: sette gol segnati dalla Croazia, uno in meno dalla Russia. In altre parole, al di là dello spessore tecnico delle rivali, le due nazionali hanno fatto il pieno di autostima.

 

La squadra è stata perfetta

“C’era il rischio di prendere l’impegno sottogamba, ma la squadra ha mantenuto altissimi i ritmi dal primo all’ultimo minuto. I ragazzi non si sono risparmiati e alla fine è arrivata una vittoria schiacciante – ha detto Dalić –. La goleada conta fino a un certo punto, ma in questa partita contavano soltanto i tre punti. Sono arrivati e adesso tutti i pensieri sono rivolti alla partitissima di Spalato”.

Il tecnico croato ha sorpreso un po’ tutti affidando la difesa della porta a Ivo Grbić, portiere proprietà dell’Atletico Madrid in prestito al Lilla campione di Francia. “Avevo anticipato che sarebbero scesi in campo quei giocatori che stanno attraversando un ottimo periodo di forma e ho valutato che Grbić in questo momento mi offre più garanzie di Livaković. Intendiamoci, Dominik resta il nostro numero uno, ma anche a Spalato Ivo partirà titolare. È una decisione presa in accordo con tutto lo staff tecnico”.

L’ampia vittoria ha comportato anche altri benefici. “Siamo riusciti a far riposare alcuni elementi fondamentali – ha spiegato Dalić –. “Il maratoneta Brozović è rimasto nell’intervallo nello spogliatoio in quanto sta giocando a ritmi impressionanti con l’Inter. Inoltre era ammonito e quindi c’era il pericolo di una squalifica. Via via sono usciti dal campo anche Modrić, Perišić, Kramarić e Pašalić. In altre parole, non abbiamo lasciato nulla al caso, a partire dalla preparazione della partita”.

Zlatko Dalić

Il Poljud sarà una bolgia

Scomodando Fabio Concato, a Spalato sarà una domenica bestiale. “È una di quelle partite che tutti vorrebbero giocare. Siamo attesi da un’atmosfera infernale, un’esperienza unica. Certo, i nostri giocatori militano quasi tutti in grandi squadre e sono abituati agli spalti gremiti, ma quando si difendono i colori della nazionale la percezione è diversa perché entrano in gioco altri fattori quali l’orgoglio e la passione. E questo non ha prezzo. Abbiamo l’obbligo di preperaci bene per la Russia, soprattutto dall’aspetto mentale. Se la capienza del Poljud fosse di 100mila spettatori sono convinto che ci sarebbe il tutto esaurito”, ha concluso Dalić.

Pašalić, quante emozioni

Chi non vede l’ora di scendere in campo è sicuramente Mario Pašalić, reduce da un gol e da un assist nella partita contro Malta, dove per 7-8 minuti ha anche indossato la fascia di capitano. “È raro nel calcio d’oggi segnare sette gol in una partita ufficiale – ha esordito il giocatore dell’Atalanta –. Ma succede, soprattutto se una squadra scende in campo motivata e concetrata come abbiamo fatto noi a Malta”.

Per ottenere il pass diretto per il Qatar la Croazia deve soltanto vincere. “E il pubblico del Poljud sarà la nostra arma in più. Sarà uno spettacolo e spero che alla fine festeggeremo la qualificazione. La Russia? Può contare su due risultati su tre e quindi prevedo che opteranno per una tattica d’attesa, anche se sono convinto che non si difenderanno tutta la partita”.

Grbić, che sorpresa

Forse non se l’aspettava nemmeno lui. Il portiere Ivo Grbić ha esordito in nazionale a Malta e domenica sarà titolare anche a Spalato. “Un sogno che si realizza – ha detto –. Ci speravo ma non ci credevo, però una volta sceso in campo ho messo da parte tutte le emozioni”. Ora la Russia. “Servirà calma e sangue freddo. Conosciamo bene l’avversario, in fin dei conti Olić e Ćorluka conoscono alla perfezione pregi e difetti dei giocatori russi. Sarà una battaglia”.

I precedenti

La gara d’andata delle qualificazioni al Mondiale tra Croazia e Russia era finita 0-0: nessun gol e un punto per parte. Sono in totale cinque i precedenti tra le due nazionali. Le statistiche restituiscono dati interessanti. La squadra di Karpin non ha mai vinto contro i croati: tre pari e due successi della truppa di Modrić. Prima della sfida giocata lo scorso settembre, Croazia e Russia si erano incontrate ai quarti del Mondiale 2018: vinse la squadra di Dalić dopo i calci di rigore. I russi proveranno a invertire il pronostico.

I giocatori della Croazia escono soddisfatti dal campo

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