Croazia Operazione simpatia

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Croazia Operazione simpatia

FIUME | La nazionale croata di calcio, vicecampione del mondo, è a Fiume, sede della sfida di Nations League con l’Inghilterra e dell’amichevole con la Giordania. La prima partita è in programma domani sera, con inizio alle ore 20.45, mentre la seconda si giocherà lunedì, sempre con lo stesso orario. Purtroppo, contro i “Tre Leoni” mancherà la componente principale, ovvero il pubblico. Proprio per questo motivo la Federazione ha voluto omaggiare i tifosi fiumani con una specie di “Open Day”, aprendo i cancelli di Rujevica in occasione dell’allenamento serale. E c’è stato ovviamente il classico bagno di folla a salutare gli eroi di Russia 2018. La tribuna ovest era piena zeppa di genitori con bambini, che quasi tutti indossavano la maglietta di qualcuno dei loro idoli: il più popolare era ovviamente Modrić, seguito da tanti piccoli Rakitić e Perišić. Tra le mamme, invece, si notava una certa preferenza per Lovren e Ćorluka, anche se quest’ultimo non fa più parte della nazionale. A rompere il ghiaccio, nel senso di entrare primo in campo, è stato Domagoj Vida, che si è anche brevemente rivolto al pubblico: “Vi ringrazio per il sostegno, qui a Fiume come durante i Mondiali. In Spagna non abbiamo fatto bene e contro l’Inghilterra vogliamo assolutamente riscattarci”. Poi è stata la volta di Mateo Kovačić e Tin Jedvaj, seguiti da Zlatko Dalić. Osannato dai circa 3.000 presenti sugli spalti, non ha potuto evitare di prendere il microfono e rivolgersi alla platea. “Un grazie al pubblico fiumano per l’accoglienza. Siete straordinari, ma non lo scopro per la prima volta. Posso promettere che cercheremo di contraccambiare l’affetto ricevuto dando tutto in campo”. Tanti anche gli applausi per Andrej Kramarić e Filip Bradarić, i due ex Rijeka, come del resto per lo stesso Dalić, nonché ovviamente per Luka Modrić, l’ultimo a entrare in campo, un po’ come “la ciliegina sulla torta”. L’allenamento, disputato ovviamente al piccolo trotto, è durato circa un’ora, dopo di che i giocatori si sono concessi ai cacciatori di autografi, foto e selfie.

Dalić: «Rialzare la testa»
Tornando alla gara con l’Inghilterra, a fare il punto sulla situazione è Dalić. “L’amichevole con il Bjelovar è stata una bella ‘passeggiata’ e una festa del calcio. I giocatori hanno goduto per 90 minuti e, ciò che conta maggiormente, nessuno si è fatto male. Venerdì sera sarà invece un’altra storia. Si giocherà a porte chiuse e dobbiamo cercare di rialzare la testa dopo la batosta con la Spagna. Le tante defezioni degli ultimi giorni hanno complicato sensibilmente le cose in quanto saremo nuovamente rimaneggiati. Alcuni errori commessi a Elche vanno assolutamente corretti: bisogna essere molto più compatti e aggressivi, giocando da squadra. Visto il dispendio di energie fisiche e mentali ai Mondiali in Russia alcuni nostri giocatori non sono ancora al massimo. Ma piangere non aiuta: bisogna ricompattarsi e cercare di ottenere la vittoria. L’Inghilterra ha operato un cambio generazionale e questi ‘baldi giovinotti’ muoiono dalla voglia di mettersi in luce con la maglia della nazionale, che è qualcosa di sacro per tutti gli inglesi”, dice il tecnico, ammettendo: “Abbiamo fatto e faremo ancora una dettagliata analisi della gara con la Spagna. Ma con i miei giocatori non sarò mai troppo severo, anche se dovessero perdere ogni partita. Loro il compito principale lo hanno scritto in Russia, dove si sono laureati vicecampioni del mondo. Per me, però, sono i veri vincitori”.

Kramarić: «La nazionale è una gioia»
Andrej Kramarić ha trascorso tanti bei momenti a Fiume e ogni qualvolta ci ritorna per lui è un’emozione particolare. La prima battuta è riservata al suo vecchio club, il Rijeka. “Ogni tifoso fiumano deve essere eternamente grato a Matjaž Kek per quanto fatto nel corso degli anni. Ora si è voltata pagina e sono convinto che il Rijeka continuerà a rimanere ai vertici del calcio croato. Glielo auguro di cuore”. Poi passa alla nazionale: “Per me la maglia della Croazia è sacra. Ogni momento passato qui è motivo di gioia. Per questo tento di dare sempre il massimo, anche in partite di poco conto come quella con il Bjelovar. Contro l’Inghilterra sarà molto difficile, ma dobbiamo assolutamente reagire e farci trovare pronti. Potrebbe essere davvero una bella partita, ma c’è tanto rammarico per gli spalti vuoti”.
Nevio Tich

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