Croazia Missione compiuta

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Croazia Missione compiuta

POLA | Lo stadio Aldo Drosina porta bene alla nazionale Under 21 della Croazia. Nell’incontro decisivo per la qualificazione alla fase finale dell’Europeo dell’anno prossimo, la nazionale di Gračan supera per 2-0 la Grecia e si porta al primo posto del girone a pari punti con gli avversari di ieri, ma con un migliore bilancio scontri diretti. Per ottenere definitivamente il visto per Euro 2019, la Croazia dovrà superare lunedì San Marino in trasferta. Sugli spalti decine e decine di osservatori e procuratori. Tra questi anche Massimiliano Mirabelli, ex direttore sportivo del Milan.
Nenad Gračan si affida a un 4-3-3 con gli stopper Ćaleta Car e Banković al centro della difesa, con le stelle Vlašić a centrocampo e Halilović in attacco a cercare di scardinare la retroguardia ospite. Nikopolidis invece opta per un 4-2-3-1, con Vergos unico terminale offensivo. Nella prima mezz’ora di gioco gli ospiti lasciano una buona impressione, dimostrando sul campo perché merita(va)no il primo posto nel girone. Difesa attenta, ottima circolazione di palla e spirito di sacrificio da parte di tutti. La Croazia dal canto suo ha messo in campo il talento, ma è mancata nell’organizzazione del gioco e deve ringraziare un Posavec in versione piovra se gli ospiti non sono passati in vantaggio. Al 3’ il portiere dell’Hajduk nega la gioia della rete a Vergos, mentre sulla ribattuta Palasidis di testa manda sulla traversa. Venti minuti dopo l’ex numero 1 del Palermo si ripete su una conclusione ravvicinata di Vergos. Dopo trenta minuti, che hanno visto una Croazia senza sbocchi, arriva una bella triangolazione tra Brekalo e Vlašić, con il tiro del primo che finisce fuori. Al 39’ ci prova lo stopper Ćaleta Car ad aiutare i colleghi d’attacco, ma la sua conclusione di testa finisce a lato. Al 40’, all’improvviso, la Croazia passa in vantaggio: Vlašić, entrato in area di rigore, lascia partire un rasoterra che sembra facile preda di Kotsaris, ma una deviazione di Pasalidis indirizza il pallone in fondo al sacco facendo esplodere la gioia dei 4.563 del Drosina.
I padroni di casa vanno vicini al raddoppio nell’ultimo minuto della prima frazione. Un bellissimo calcio di punizione di Halilović dai 20 metri sta per finire nel sette, ma Kotsaris si supera e fa uno sgarbo al calciatore del Milan.
Anche nella ripresa il primo squillo è dei greci, con il pericoloso Vergos che scalda le mani a Posavec. Il portiere croato deve fare poi gli straordinari anche su Lamprou al 56’. Nel secondo tempo la Croazia gioca meglio, ma eccezion fatta per una conclusione dal limite di Halilović non crea più di tanto. In soccorso dei padroni di casa arriva però Nikolaou, che al 65’ guadagna la seconda ammonizione e va a fare la doccia anzitempo.
Sotto di un gol e di una rete la Grecia non riesce più a reagire, mentre la Croazia amministra senza troppe difficoltà il vantaggio. Anzi nell’ultimo, quarto minuto di recupero arriva pure il raddoppio. Su rovesciamento di fronte Josip Brekalo s’inventa una giocata da campione. Supera in slalom un paio di avversari e arrivato davanti a Kotsaris spara un missile imparabile per il portiere ospite. La ciliegina sulla torta di un successo meritato per la squadra che ha un migliore tasso qualitativo.

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