
Dici Croazia-Francia e subito viene in mente una rivalità calcistica che si è accesa al tramonto del ventesimo secolo. Mondiali 1998, Europei 2004 e soprattutto Mondiali 2018, quando i Blues hanno alzato la Coppa del Mondo, battendo i biancorossi per 4-2 nella finale di Mosca. Tra il 2020 e il 2022 le due nazionali si sono affrontate altre quattro volte, tutte nella fase a gironi della Nations League, la competizione per nazionali meno storica e nobile, ma comunque prestigiosa. Stasera, con inizio alle ore 20.45, al Poljud di Spalato va in scena un nuovo round valido per l’andata dei quarti di finale sempre della Lega delle Nazioni. La squadra di Didier Deschamps parte con i favori del pronostico, ma l’undici di Zlatko Dalić negli ultimi anni ha dimostrato di poter eccome battere le big europee. E infatti ha vinto anche (1-0, gol di Modrić su rigore, il 13 giugno 2022 a Parigi) l’ultima sfida con i galletti. È un duello tra due filosofie calcistiche diverse: da una parte la grandeur francese, dall’altra il cuore e la tenacia croata. Ogni incontro tra queste due nazionali è più di una partita: è la ricerca di una rivincita, il desiderio di scrivere una storia diversa.
La sfida, considerato il valore attuale delle due formazioni, vede la Francia nettamente favorita, ma non bisogna dimenticare che, nonostante l’età avanzata, la Croazia può contare su giocatori di livello come lo stesso Modrić, ancora sempre in grado di fare la differenza e decidere magari la partita. L’obiettivo in casa biancorossa è giocarsi il passaggio del turno a Parigi, il che significherebbe ottenere un risultato positivo nella gara di stasera, in un Poljud quasi gremito. Quasi, perché il settore ospite presenterà comunque un bel vuoto. In conformità al regolamento UEFA alla Francia è stato destinato infatti un contingente di 1.780 biglietti, ovvero il 5 per cento della capienza dell’impianto spalatino. Ma di tagliandi ne sono stati venduti appena 270, il che significa che rimarranno vuoti 1.510 posti. La Federcalcio croata ha provato a “comprarli” per i suoi tifosi, ma la FFF ha risposto negativamente.
Dalić pensa al 4-2-3-1
La Croazia non è in gran forma ultimamente, non avendo vinto nessuna delle ultime tre partite. Una sconfitta sorprendente contro la Scozia a novembre è stata accompagnata da deludenti pareggi in Nations League contro Polonia e Portogallo. Quanto è bastato, però, a strappare il visto per i quarti di finale. Delle nove precedenti uscite disputate prima di questa i croati ne hanno vinte solo due. Gli uomini di Dalić sono difficili da affrontare tra le mura amiche. Soltanto la Turchia è riuscita a batterli in casa dall’inizio della stagione 2022/23 e nelle partite giocate in Croazia i biancorossi sono imbattuti in sette partite. I francesi sono i favoriti, ma non avranno vita facile a Spalato. L’ultima volta, il 6 giugno 2022, al Poljud era finita 1-1 con reti di Kramarić e Rabiot.
Qualche dubbio sul modulo tattico per Dalić, che però sembra intenzionato a schierare la squadra con il 4-2-3-1 onde sorprendere i Bleus. Davanti a Livaković ci saranno Gvardiol, Šutalo, Juranović e Stanišić, con quest’ultimo sulla destra e il laterale dell’Union Berlino sulla parte opposta. In mediana diga di qualità ed esperienza formata da Modrić e Kovačić, mentre ai lati ecco Perišić (sinistra) e Kramarić (destra), con Baturina in mezzo come principale sostegno all’unica punta di ruolo, ovvero Budimir. Se sarà davvero così è difficile da diro, lo vedremo soltanto stasera a partire dalle ore 20.45.
Thuram out, Hernandez in dubbio
La Francia attraversa un buon momento. La convincente vittoria per 3-1 a Milano contro la nazionale italiana li ha messi in una posizione forte e in questa tornata potranno contare sul rientro di Kylian Mbappé. Imbattuti nelle ultime cinque partite da settembre 2024, i transalpini possono affidarsi anche a un altro degli attaccanti più in forma del pianeta attualmente, ovvero Ousmane Dembélé.
Deschamps ha la fortuna di poter contare su tanti uomini di enorme qualità. Al netto dell’assenza per infortunio dell’interista Thuram, la Francia ha numerose soluzioni. A partire dal modulo: il 4-3-3 è in vantaggio sul 4-2-3-1. In porta ci sarà Maignan, ma già in difesa cominciano i dubbi: Koundé sembra certo della titolarità, mentre per quanto riguarda i due centrali è ballottaggio tra Konaté, Saliba e Upamecano con i primi due favoriti. A sinistra c’è l’incognita Hernandez, uscito per un problema al polpaccio nell’ultima gara di Serie A tra Milan e Como. Se il rossonero non dovesse farcela ecco uno tra Digné e Pavard. A centrocampo non si tocca Tchoumeni, mentre le altre due maglie se le contendono Zaire-Emery, Camavinga e Rabiot. Davanti ovviamente ci sarà capitan Mbappé: ai suoi lati Dembelé e Barcola. Kolo Muani ed Olise saranno due dei tanti sostituti di qualità.
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