Croazia e Italia verso la finale?

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Croazia e Italia verso la finale?

BARCELLONA | Agli Europei di pallanuoto a Barcellona non ci sono state sorprese e non ve ne saranno più, perché a questo punto ogni risultato è possibile. Stasera alle 20.30, nella prima semifinale, andranno in vasca Croazia e Serbia, mentre alle 22 toccherà a Spagna e Italia. È praticamente il meglio che l’Europa della pallanuoto può presentare al momento, almeno a giudicare da quando fatto vedere ultimamente. Due penultimi atti di lusso, e vinca il migliore.

Per quanto riguarda la prima sfida basti dire che si tratta delle due nazionali che negli ultimi anni, a turno, hanno dominato la scena mondiale. Stasera, infatti, si affronteranno la Croazia, che lo scorso anno ha vinto a Budapest il titolo mondiale, e la Serbia, detentrice di quello europeo a Belgrado 2016, nonché di quello olimpico, vinto lo stesso anno a Rio. È una sfida tra giganti, il cui esito è sempre imprevedibile. I serbi sono arrivati alla semifinale battendo nettamente l’Ungheria per 8-5, mentre i croati hanno sofferto parecchio prima di piegare il Montenegro, superato per 9-7. Non è stata una bella partita, anzi. I montenegrini, consapevoli dei loro limiti e del divario nei confronti della Croazia, hanno impostato la gara in modo da impedire il gioco solitamente veloce e preciso della squadra di Ivica Tucak. Il pressing asfissiante, con molte scorrettezze, è difficile praticarlo per tutta la durata dell’incontro. Per la Croazia è stato fondamentale non reagire alle provocazioni e aspettare il calo fisiologico degli avversari nel finale. Arrivati all’ultimo quarto in parità, dopo essere stati in svantaggio dall’inizio, la Croazia ha ritrovato sé stessa con tre gol consecutivi. “Come giudizio potrà anche sembrare un po’ scontato – ha commentato Tucak –, ma si è trattato di una prova di carattere. Lo sapevamo che sarebbe stata dura e i fatti non ci hanno smentiti. Siamo venuti qui per prendere l’oro”.

Rispetto, ma niente paura

Che partita ci si può attendere contro la Serbia? “Io ho tanto rispetto per loro, ma non li temo. Li abbiamo battuti nelle ultime tre occasioni e sono certo che lo faremo anche questa volta”, ha co,cluso il tecnico croato, il quale si appresta ad aggiudicarsi il decimo trofeo da quando ha ereditato la panchina da Ratko Rudić. Per l’allenatore sebenzano non è stato semplice prendere in mano una squadra che aveva appena vinto l’oro olimpico a Londra, nel 2012. Dopo quel successo, oltre a Rudić, se ne andarono diversi giocatori, per motivi anagrafici, come Hinić, Barać, Vićan, Burić e altri.
La Croazia, intanto, dopo il 2010 in cui vinse l’Europeo giocato in casa, non ha più raggiunto il podio in una rassegna continentale, sempre fuori anche prima delle semifinali. I quinti e settimi posti fanno ormai parte del passato e ora si punta alla medaglia, non una qualunque. La Serbia è in declino ed è normale dopo una fase di dominio assoluto, ma è pur sempre una superpotenza a livello mondiale. La Croazia, invece, è in ascesa e si prepara, senza nasconderlo, alla missione Tokio 2020. Tucak vorrebbe concludere con l’oro olimpico il proprio mandato.

Settebello sorprendente

Nell’altra semifinale gli azzurri se la vedranno contro i padroni di casa della Spagna. Fare pronostici è davvero impossibile. L’Italia nei quarti ha travolto per 11-1 la Russia. Da ora in poi si fa sul serio per il Settebello, che ha dominato in lungo e in largo il proprio raggruppamento preliminare, sorprendendo anche gli addetti ai lavori a suon di performance eccezionali. I russi sono dovuti passare dagli ottavi di finale, mentre gli azzurri hanno avuto due giorni di riposo per preparare al meglio la sfida, nella quale Pietro Figlioli e compagni partono nettamente favoriti. Gli italiani se la dovranno vedere contro gli iberici nella piscina di Barcellona, nell’eterno revival della mitologica finale delle Olimpiadi 1992: i ragazzi di Alessandro Campagna partiranno leggermente favoriti contro i padroni di casa, che saranno comunque supportati da un pubblico caldissimo. Si preannuncia una partita davvero molto complicata e intensa, aperta a ogni risultato.

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