Corsa all’Europa. Che bagarre

Cinque squadre sperano che gli ultimi 180' di campionato possano portare alla qualificazione in Conference

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Corsa all’Europa. Che bagarre
Rijeka. Foto: Goran Kovacic/PIXSELL

Alla fine del campionato della SuperSport HNL mancano ancora due turni e l’unica certezza è che la Dinamo Zagabria si è riconfermata campione. Gli ultimi 180 minuti devono ancora emettere il verdetto sia per quanto riguarda la squadra retrocessa (Gorica o Šibenik) che in merito alle rimanenti due rappresentanti croate in Conference League. L’Hajduk, matematicamente secondo e finalista di Coppa Croazia, è certo della partecipazione, mentre Rijeka, Osijek, Istra 1961, Varaždin e in parte Slaven Belupo sperano che il sogno diventi realtà.

Vediamo un po’ nel dettaglio come si presenta la situazione e come potrebbe evolversi la corsa all’Europa, fermo restando che al momento (con due turni da disputare) le combinazioni sono davvero tante, da arrivi in solitaria fino a pari punteggi tra due o più squadre (per esempio Rijeka, Istra 1961 e Varaždin 51 punti). Nell’ipotesi di un arrivo a tre deciderebbe la classifica avulsa tra le compagini direttamente coinvolte.

Rijeka
(48 punti, Dinamo in casa e Osijek in trasferta)
Il Rijeka è la squadra che sta meglio di tutte in classifica, dall’alto dei suoi 48 punti, ma anche quella che ha il calendario più difficile. Ai fiumani bastano comunque tre punti, a prescindere da tutti gli altri risultati. In caso di arrivo alla pari con Istra 1961 o Varaždin, oppure magari con entrambe, Labrović e compagni sarebbero infatti avvantaggiati nei confronti diretti. Fare comunque tre punti contro Dinamo e Osijek non sarà per nulla facile. Gli zagabresi sono sì già in… vacanza anticipata visto che il titolo è in cassaforte, ma allo stesso tempo anche più pericolosi in quanto possono giocare rilassati. Igor Bišćan, inoltre, vorrà sicuramente togliersi qualche sassolino dalle scarpe dopo la traumatica (per il rapporto con la tifoseria, non certo per i risultati) esperienza a Fiume. Se domenica non dovesse arrivare la vittoria, quello in casa dell’Osijek potrebbe rivelarsi un vero e proprio spareggio. Restare senza l’Europa, a prescindere da ciò che si vuol far in parte credere a Rujevica, sarebbe un duro colpo in considerazione della parziale rimonta dopo Capodanno.

Osijek
(46 punti, Šibenik in trasferta e Rijeka in casa)
Il pessimo cammino nel girone primaverile ha portato l’Osijek a dover lottare con le unghie, dopo che al giro di boa il piazzamento in Conference League era praticamente cosa scontata. Ricordiamo che alla pausa invernale gli slavoni erano a +15 sul Rijeka e ora si ritrovano a -2. La gara di stasera in casa dello Šibenik, che deve far risultato per sperare nella salvezza, è una specie di ultima spiaggia per entrambe. In caso di vittoria l’Osijek continuerà ad essere padrone del proprio destino, mentre il pareggio o la sconfitta lo porterebbe nella situazione di dover dipendere dalle altre. In teoria potrebbero non bastare anche quattro punti, se Istra e Varaždin dovessero vincere entrambe le partite. Si potrebbe arrivare anche a un arrivo alla pari e in questo caso l’Osijek ha un migliore score nei confronti diretti con Rijeka e Istra 1961.

Istra 1961
(45 punti, Lokomotiva in trasferta e S. Belupo in casa)
I polesi hanno buttato al vento tante ottime occasioni per avvicinarsi sensibilmente all’Europa, ultima delle quali il 2-2 subito in extremis a Rujevica. Il successo sul Gorica li ha comunque rimesso sul binario giusto. In teoria potrebbero bastare anche due punti, a patto però che l’Osijek perda entrambe le gare e il Varaždin faccia peggio. Il problema per la squadra di Garcia è rappresentato dal fatto che è messa male nei confronti diretti con Rijeka, Osijek e Varaždin. Pertanto bisogna battere sia la Lokomotiva e lo Slaven Belupo, ma, paradossalmente, non è detto che basti (nel caso che il Rijeka faccia tre punti e l’Osijek sei). Per l’Istra 1961 è l’occasione storica della prima volta in Europa, ma in un certo senso è proprio questo che ha giocato forse un brutto scherzo a Galilea e compagni dal momento che si è apertamente parlato del ben preciso obiettivo.

Istra 1961.
Foto: Sasa Miljevic/PIXSELL

Varaždin
(45 punti, Gorica in trasferta e Lokomotiva in casa)
Vale in sostanza il discorso fatto per l’Istra: potrebbe bastare un punto, ma neppure sei (!). Nemmeno il Varaždin è infatti padrone del proprio destino e dipende dai risultati delle altre concorrenti. L’obiettivo della squadra di Kovačević è chiaro: fare bottino pieno contro Gorica e Lokomotiva e aspettare buone notizie dagli altri campi, in primis per quanto concerne il Rijeka e l’Osijek.

Slaven Belupo
(42 punti, Hajduk in casa e Istra 1961 in trasferta)
Per dovere di cronaca mettiamo tra le pretendenti anche lo Slaven Belupo. Alla squadra di Koprivnica resta soltanto la speranza matematica, ma le chance sono comunque ridotte al lumicino. Servirebbero due vittorie e tutta una serie di risultati favorevoli. Insomma, una specie di Fantacalcio. Come curiosità, da segnalare che lo Slaven Belupo è l’unica della compagnia ad avere uno score favorevole con il Rijeka (ben tre successi stagionali).

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