Coppa. Il Rijeka esce di scena

Gli juniores della Dinamo Zagabria s’impongono 3-0

0
Coppa. Il Rijeka esce di scena
Un duello tra Jakov Bilajac e Ivan Cvetko. Foto: Luka Stanzl/PIXSELL

Il Rijeka sembra averci fatto ultimamente una brutta abitudine. Una decina di giorni fa gli juniores fiumani si sono giocati al Poljud di Spalato una buona fetta delle possibilità di lottare per il titolo di campione croato perdendo per 3-0 con l’Hajduk. Risultato: quarnerini costretti a cedere la vetta ai dalmati e attesi dalla prova del riscatto per poter sperare sino all’ultimo di rientrare nella lotta. Riscatto che doveva arrivare lo scorso fine settimana, nell’incontro casalingo con il Varaždin. Ma a Rujevica è stata un’altra doccia gelata: 3-0 per l’undici dello Zagorje e addio ai sogni di gloria con Hajduk, campione in carica, e Dinamo appaiati in vetta alla classifica con un +5 sul Rijeka.
Destino o no, ieri la squadra di Goran Gajzler si è ritrovata tra le mani l’occasione per mandare giù i due bocconi amari affrontando la stessa Dinamo, però in gara secca dei quarti di finale di Coppa Croazia. Ed è stata l’ennesima giornata da incubo per il portiere Karlo Bliznac: terzo 3-0 di fila per gli avversari, a conferma del pessimo momento da parte dei giovani fiumani. A Zagabria è stato praticamente un monologo da parte dei padroni di casa, che hanno fatto valere in pieno la legge del più forte. I gol portano la firma di Luka Lukanić al 26’ (su rigore), Matej Šakota al 62’ e Fran Topić al 69’.
Oltre alla Dinamo Zagabria, hanno ottenuto l’accesso in semifinale anche lo Slaven Belupo (1-0 in casa dell’Osijek) e Lokomotiva (2-0 ai danni della Mladost di Ždralovi). L’incontro tra Hajduk e Cibalia è stato invece posticipato a causa degli impegni degli spalatini nell’UEFA Youth League (in pratica la Champions League dei giovani).

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display