Červar. La squadra prima di tutto

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Červar. La squadra prima di tutto
Foto: Nicole Mišon

Nessuno al di sopra della squadra. Potrebbe essere questo, in sintesi, il segreto del successo di Lino Červar, l’allenatore con più trionfi nella storia della nazionale croata di pallamano. Con quest’ultima ha conquistato ben 7 medaglie, tra cui un oro mondiale in Portogallo nel 2003, seguito l’anno dopo dal piazzamento sul gradino più alto del podio alle Olimpiadi di Atene. Le altre 5 sono medaglie d’argento: 2 mondiali (2005 e 2009) e 3 europei (2008, 2010 e 2020). A queste, volendo, possiamo aggiungere l’oro del 2018 conquistato ai Giochi del Mediterraneo, svoltisi a Tarragona. Se vogliamo essere proprio pignoli possiamo citare pure la prima qualificazione al mondiale giapponese del 1997 della nazionale italiana sotto la sua guida e l’argento conquistato con questa nel medesimo anno ai Giochi del Mediterraneo.

Un curriculum di tutto rispetto, da far invidia a chiunque sogni di raggiungere le più alte vette dello sport. Ma come si costruisce una carriera di questo livello? Cosa bisogna fare per raggiungere il successo e mantenerlo per tanti anni consecutivi? Le risposte a queste domande non sono più un mistero. L’allenatore ha voluto condividere gioie e dolori del suo mestiere con chiunque abbia voglia di prendere un libro in mano e mettersi a leggere. Červar ha, infatti, da poco scritto il volume “Pallamano. La strada e i segreti per il successo” (Rukomet – Put do vrha i tajne uspjeha ), edito dalla casa editrice croata “Školska knjiga”.

Foto: Nicole Mišon

L’importanza delle radici

Il lancio del libro non poteva che svolgersi nella sua Umago, città in cui risiede e da cui (assieme a Cittanova) tutto ha avuto inizio. A dare il benvenuto agli ospiti e ringraziare calorosamente Lino Červar, per l’apporto che ha dato allo sport e alla Città è stato il sindaco di Umago, Vili Bassanese, seguito da quello di Cittanova, Anteo Milos, località in cui il commissario tecnico ha iniziato ad allenare. All’evento, moderato dalla redattrice Melita Povalec, erano presenti pure il campione mondiale e olimpico, Ivano Balić, il presidente del Consiglio di amministrazione della casa editrice, Ante Žužul, il redattore Igor Jukić e il professore e allenatore di pallamano, Robert Papić. Il volume in questione si pone l’obiettivo di indicare il percorso per avere successo nella vita, non solo nello sport, come ha sottolineato lo stesso Žužul, entusiasta fin dal primo momento di appoggiare il progetto. Si trova sulla stessa linea di pensiero pure il redattore Jukić, che cataloga il lavoro come “un manuale importante per la formazione degli allenatori. Uno scritto innovativo in cui si parla di istruzione, confronto con se stessi, ma anche con l’ambiente, provocazione e ispirazione”. Červar è anche professore di lingua croata e, a detta del recensore, lo si nota anche dal linguaggio, contraddistinto da testi e pensieri lineari e chiari.

È possibile raggiungere le vittorie solo partendo dalle radici, ecco perché la scelta di Umago per il lancio del libro: “Prima di iniziare voglio ringraziare i miei concittadini, i primi club di Umago e Cittanova, non vi ho scordato e vi porto nei miei pensieri – ha esordito commosso Lino Červar di fronte a una sala municipale stracolma di persone accorse per l’occasione. Un ringraziamento è andato pure alla famiglia – Grazie a mia moglie Claudia, senza di lei non sarei qui. Non posso dimenticare i miei figli e i miei nipoti, a cui ho tolto molto del mio tempo per dedicarmi alla pallamano e mia sorella, che mi è stata vicina nei momenti più difficili”.

Reattività e pro-attività

Sicuramente sono stati molti i sacrifici personali, ma come detto all’inizio: il team innanzitutto. Concetto con cui lo stesso Ivano Balić, trascinatore e capitano della nazionale trionfante nel 2003 in Portogallo e ad Atene 2004. “Eravamo dei ragazzini che sapevano giocare a pallamano e volevano giocare in nazionale, ma non erano consapevoli di come si facesse – ha spiegato -. Lino ci prese per mano e ci insegnò a fare squadra; grazie a lui rimanemmo legati per 10 anni, dando il massimo in ogni momento. Sapevamo sempre che i compagni erano lì nel caso sbagliassimo”.

È grazie a questo legame e al rispetto reciproco, che “el mago de Umago”, nelle due tornate in cui allenò la nazionale croata, raggiunse le vette più alte dello sport. “Sono interessato alla scienza, al cervello e alla mente – ha precisato l’allenatore -. Una buona preparazione è necessaria, ma senza la disciplina non è possibile sfruttarla al massimo”. Nella sua carriera due parole (tra l’altro simili tra loro) lo hanno fatto diventare vincente: reattività e pro-attività. “Chi si limita a reagire è costretto ad aspettare che nel gioco accada qualcosa, ma a quel punto è troppo tardi – ha dichiarato -. Le persone pro-attive invece modellano la partita a loro piacimento, cambiano lo status quo. È quello che abbiamo fatto noi con la difesa 5 a 1”.

Un incontro piacevole tra aneddoti, ricordi di momenti indimenticabili per gli amanti della pallamano e riflessioni su questo sport. E chissà magari, come auspicato, il volume “Pallamano. La strada e i segreti per il successo” diventerà veramente un manuale di riferimento per i futuri allenatori….

Foto: Nicole Mišon
Foto: Nicole Mišon

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