Calcio. Nulla da fare per il Rijeka in casa dell’Osijek (2-0)

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Calcio. Nulla da fare per il Rijeka in casa dell’Osijek (2-0)

Reduce da tre partite senza vittoria, e in un Gradski vrt dove ha rimediato nelle ultime due stagioni quattro sconfitte di fila, il Rijeka rimane ancora una volta a mani vuote, cedendo per 2-0 all’Osijek nell’incontro di cartello della 22ª giornata di campionato. Decisiva una doppietta dell’argentino Mierez (25’ e 70’). Il KO, sommato al successo del Gorica, allontana in modo drastico i fiumani dal terzo posto e dall’Europa visto che ora il distacco in classifica ammonta a 11 lunghezze. E poco importa che i quarnerini abbiano una gara in meno degli avversari, giocando così non c’è infatti alcuna garanzia che il Rijeka conquisti i tre punti nel recupero in casa dello Slaven Belupo.
Slavoni subito padroni del gioco
Rožman cambia ancora, ma resta comunque fedele al 3-5-2, mentre il suo collega Bjelica sorprende con alcune scelte, come quella di giocare con tre stopper. In conformità alle attese, sono i padroni di casa a cercare di imporre il proprio ritmo sin dall’inizio. Se il calcio di punizione al 3’ di Brlek non crea grattacapi a Nevistić, non così l’azione corale impostata da Kleinheisler e terminata con il colpo di testa di Miloš, che si stampa sul palo. Sulla ribattuta Galović anticipa Mierez, togliendo così le castagne dal fuoco. I fiumani si vedono per la prima volta al 10’. Andrijašević serve in profondità Lončar, il quale si presenta a tu per tu con Ivušić: destro potente, ma il portiere risponde presente. La partita è gradevole, grazie soprattutto alla volontà dell’Osijek di trovare il vantaggio a tutti i costi.
Soliti errori difensivi
Gli sforzi vengono premiati al 25’. L’ex Jugović batte il calcio d’angolo, Škorić anticipa tutti e colpisce di testa, sulla traiettoria s’inserisce Mierez, anche lui lasciato solo dai difensori, il cui tocco spiazza Nevistić. Inutile ormai sottolineare ripetutamente gli errori di posizionamento dei giocatori fiumani, con Rožman incapace di trovare i rimedi al di là di tutte le scusanti possibili. La reazione del Rijeka è praticamente inesistente, anzi è l’Osijek a pressare ancora maggiormente. Si gioca quasi esclusivamente nella metà campo ospite, con sporadici tentativi di ripartenza da parte dei quarnerini. Ma i due contropiedisti doc, Menalo e Murić, sono in panchina. Il “legnoso” Kulenović non riesce invece mai a liberarsi della fastidiosa marcatura a uomo dell’attento Škorić. Ci prova ancora l’indiavolato Mierez, arrivato già a 13 centri in campionato, ma sino all’intervallo il risultato non cambia più.
Il regalo di Nevistić
L’inizio della ripresa vede un Rijeka finalmente più propositivo, che chiede un calcio di rigore per un intervento sospetto su Arsenić. Ma di pericoli veri e propri la difesa slavone non ne corre. Segna Škorić e Strukan annulla giustamente per evidente fuorigioco. Rožman si gioca la carta Drmić, che va a fare coppia con Kulenović. Quest’ultimo ci prova di testa, senza fortuna. L’Osijek si limita ad amministrare il vantaggio, senza scoprirsi più di tanto. Tanto ci pensa il Rijeka a… fare regali inutili. Su un lungo lancio Nevistić esce fuori dai sedici metri: nel tentativo di stoppare la palla di petto si fa portare via da Mierez, per il quale il raddoppio è un gioco da ragazzi.
Reazione inesistente
Rožman manda in campo anche Menalo e Pavičić, ma è tutto inutile vista l’imbarazzante differenza tra le due squadre, sia dal lato tecnico che da quello della motivazione. Nell’ultimo quarto d’ora succede ben poco. Finisce 2-0 con l’Osijek che continua a inseguire il sogno per primo titolo (è a pari punti con la Dinamo, che ha però una gara in meno) e con il Rijeka che s’interroga sulla crisi di gioco, di risultati e d’identità. Come detto, il terzo posto sta diventando pian piano un’utopia e l’unica strada per l’Europa, senza dover dipendere da altri, passa per la Coppa Croazia. Anche in questo caso le premesse non sono purtroppo positive: il 3 marzo, nella gara secca dei quarti di finale, Andrijašević e compagni saranno ancora di scena al Gradski vrt, contro lo scatenato Osijek.

Marcatore: 1:0 Mierez 25′, 2:0 Mierez 70′

OSIJEK: Ivušić – Lončar, Škorić, Čeberko – Miloš, Žaper, Brlek (dal 12′ Jugović), Silva (dal 80′ Jurčević) – Kleinsheisler (dall’80’ Pilj) – Mierez, Bohar (dal 71′ Erceg)

RIJEKA: Nevistić – Arsenić, Galović, Escoval – Vukčević (dal 72′ Štefulj), Čerin, Mudražija, Tomečak (dal 77′ Pavičić) – Lončar (dal 59′ Drmić), Kulenović (dal 72′ Menalo), Andrijašević (dal 77′ Murić).

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