Bišćan studia le soluzioni

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Bišćan studia le soluzioni

ALBUFEIRA | La sconfitta per 3-0 subita dal Rijeka nell’amichevole con il Wolfsburg non ha lasciato particolarmente il segno, tantoché alla doppia seduta di allenamento di ieri regnavano il buon umore e la convinzione di potere e dovere migliorare nelle prossime settimane. Giocatori e staff tecnico hanno lavorato sulla tenuta fisica e sull’aspetto tattico, anche perché già giovedì sera ci sarà il test con il Servette nel quale i fiumani dovranno confermare i progressi. L’undici di Ginevra, che milita nel campionato di seconda divisione elvetica, non è certo paragonabile al Wolfsburg e pertanto si attendono gol e vittoria.

Chi al posto di Heber?

Igor Bišćan, pur dovendo seguire le vicende di mercato, sta tentando di trovare l’undici ideale per la gara di campionato con lo Slaven Belupo e in tal contesto possiamo interpretare anche la sua scelta di mandare in campo nell’amichevole con i tedeschi tutti i giocatori a sua disposizione. Le priorità sono due: preparare Petar Mamić ad assumere il ruolo che era stato di Leonard Zuta e capire chi schierare in campo a Koprivnica al posto dello squalificato Heber. Da quanto visto, la soluzione più logica sembra Maxwell Acosty, ma occhio al possibile impiego di Matej Vuk, giocatore che Bišćan stima particolarmente.

Vranješ: Le basi sono solide

Alla partita con il Wolfsburg ha presenziato da spettatore interessato anche l’ex nazionale Jurica Vranješ, che vanta pure un’esperienza a Fiume. Lo slavone, che vive ad Abbazia, ha visto così il Rijeka: “Si è visto chiaramente che la squadra sta cercando ancora la quadratura del cerchio. Se teniamo, però, in considerazione che la preparazione è soltanto all’inizio, le cose non stanno come si potrebbe leggere dal risultato finale. Il 3-0 è severo, ma non rispecchia fedelmente quanto visto in campo. Sullo 0-0 Čolak si è divorato due grosse occasioni e se avesse segnato sarebbe stata sicuramente un’altra partita. Lo sarebbe stata presumibilmente anche con il Rijeka un po’ più avanti nella preparazione, magari con due o tre allenamenti in più nelle gambe. Per Bišćan c’è sicuramente da lavorare, però si vede subito che la squadra ha delle solide basi”.

Occhio al mercato

Mentre ad Albufeira la squadra prepara il girone primaverile, a Rujevica si lavora sul mercato. In alcuni Paesi la sessione invernale si è aperta già a inizio gennaio, in altri, come ad esempio in Croazia, si partirà fra qualche giorno. Ciò nonostante, alcuni affari sono già stati definiti o conclusi. Qui ci riferiamo al passaggio di Leonard Zuta ai turchi del Konyaspor, partenza che ha lasciato scoperta la fascia sinistra. Negli ultimi giorni i media sloveni hanno lanciato la notizia dell’interesse del Rijeka per il laterale croato dell’Olimpija, Dino Štiglec, ma da Fiume arriva la classica smentita. Štiglec, che Bišćan conosce benissimo avendo allenato la compagine lubianese, non è tra gli obiettivi del diesse Srećko Juričić.

Gorgon, rinnovo in vista?

A Rujevica al momento tutto tace, ma è ormai cosa risaputa che il brasiliano Heber ha parecchi estimatori all’estero. Per Binho ci sarebbe un interesse concreto dalla Cina, ma qui entriamo nuovamente nel discorso precedente, ovvero che in Oriente c’è tempo sino al 28 febbraio. Il secondo “cruccio” del Rijeka risponde al nome di Alexander Gorgon. L’austriaco, come del resto lo era Zuta, è in scadenza di contratto e al momento le due parti non hanno trovato l’intesa sul prolungamento: si rischia, pertanto, di perderlo in estate a parametro zero. Gorgon, da buon capitano, rassicura tutti in merito: “Se dovesse arrivare un’offerta vantaggiosa ci penserei sopra. Ma deve essere anche una destinazione gradita a me e alla mia famiglia. A Fiume mi trovo bene e non voglio andarmene a tutti i costi. Se dovessi rimanere al Rijeka non avrò problemi a prolungare il contratto”.

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