Bišćan: «Ora cancellare la figuraccia col Gorica»

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Bišćan: «Ora cancellare la figuraccia col Gorica»

FIUME | Un po’ all’ombra delle notizie degli ultimi giorni, il Rijeka si sta preparando in sordina per la gara di stasera, valevole per la 29ª giornata di campionato. A Rujevica, con fischio d’inizio alle ore 19, arriva l’Inter, formazione che non ha ormai più di tanto da chiedere al torneo in corso. Molto più importante sarà il confronto diretto tra una decina di giorni, che metterà il palio l’accesso alla finale di Coppa Croazia. Anche in campionato, però, il Rijeka ha degli obiettivi concreti, ovvero il secondo posto finale. Perché, oltre al platonico titolo di vicecampione, il piazzamento porta in dote anche agevolazioni nella prossima Europa League. I fiumani, inoltre, devono farsi perdonare dai propri tifosi la sconfitta di Gorica.

“A chi pensa che i tre punti arriveranno da soli devo dire che ci aspetta una partita molto impegnativa – taglia corto l’allenatore Igor Bišćan –. Da quando si è staccato in classifica dall’Istra 1961 e assicurato così la salvezza, l’Inter gioca molto bene. E la vittoria nell’ultimo turno contro la Lokomotiva, squadra che punta all’Europa League, ne è la dimostrazione pratica. Anche contro la Dinamo ha figurato bene, perdendo immeritatamente. I miei ragazzi sono consapevoli della delicatezza dell’impegno e sono convinto che la lezione di Velika Gorica ci sia servita per capire che non si vince senza impegnarsi a fondo. Proprio la battuta d’arresto con il Gorica deve fungerci da stimolo per cancellare la brutta figura rimediata. Sento dire che la gara di campionato sarà una specie di prova generale per quella che ci attenderà, sempre contro l’Inter, fra una decina di giorni a Zaprešić, ma vi garantisco che non è così. Alla Coppa non ci pensiamo minimamente, anche perché questi tre punti sono troppo importanti nella corsa al secondo posto. Parliamo di due competizioni differenti e pertanto saranno anche due sfide molto diverse e indipendenti tra loro”.
Della questione inerente gli indisponibili è ormai inutile parlare, visto che la situazione è rimasta praticamente invariata dall’ultima volta. Alla lunga lista degli infortunati si è aggiunto anche Alexandar Gorgon, per il quale la stagione è ormai praticamente finita. In compenso è tornato disponibile Antonio Mirko Čolak, anche se la sua condizione è ovviamente lontana da quella ideale. Detto questo, il punto di riferimento in attacco sarà ancora una volta Jakov Puljić, mentre sulla fascia è quasi certo il rientro di Acosty, sempre che Bišćan non gli preferisca il giovane Bušnja. Per il resto, l’undici di partenza rimarrà invariato rispetto alla contesa con il Gorica.
Chi sarà sicuramente in campo, anche perché non ci sono troppe alternative, è Zoran Kvržić. Il bosniaco ha affiancato Bišćan nella tradizionale conferenza stampa che precede le partite e della contesa di stasera con l’Inter dice. “Come ha giustamente fatto osservare il nostro allenatore, ci aspetta una gara delicata. Il nostro valore tecnico non può comunque venir messo in dubbio da una sconfitta. Con il giusto approccio i tre punti non verranno a mancare. Non dobbiamo né vogliamo sottovalutare l’Inter, ma se il Rijeka è ai livelli che gli competono gli avversari non avranno scampo”, fa notare Kvržić, rispondendo poi ad alcune domande dei giornalisti. “Se preferisco il ruolo di ala o di terzino? Per me non fa differenza, gioco dove me lo chiede l’allenatore. Eppoi, l’importante è avere l’occasione di scendere in campo. Quanto pesa indossare la fascia di capitano? Non direi che è un peso, ma piuttosto una responsabilità in più. Sono consapevole che se c’è da alzare la voce per scuotere la squadra devo farlo io. Però devo anche essere il principale esempio quando si tratta di metterci qualcosa in più”.

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