«Bišćan ha parlato molto con me, dandomi fiducia»

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«Bišćan ha parlato molto con me, dandomi fiducia»

FIUME | Quello delle ultime partite sotto la guida di Matjaž Kek, ormai è inutile negarlo, è stato un Rijeka irriconoscibile, capace di esprimersi soltanto a sprazzi, insufficienti però quando occorre fare punti. In un Rijeka così, anche i suoi protagonisti, nessuno escluso, sono sembrati anemici e poco convinti di sé stessi. Ciò che è mancato sono stati soprattutto i gol. Quando i calciatori che per il ruolo che ricoprono dovrebbero farli, ma per un motivo o per l’altro faticano, è ovviamente su di loro che i tifosi puntano il dito. Per Antonio Mirko Čolak, miglior giocatore dell’undicesima giornata di campionato secondo il sondaggio del quotidiano Sportske novosti, il periodo che ha preceduto la doppietta a Zaprešić con l’Inter non è stato certo facile. L’arrivo a Fiume dell’attaccante 25.enne di passaporto tedesco, in prestito al Rijeka dopo aver giocato nell’Hoffeinheim (che ne detiene tuttora il cartellino), nel Darmstadt e nell’Ingolstadt, era legato alla partenza di Mario Gavranović. Da Čolak ora ci si aspetta tanto. Quei cinque gol realizzati in Coppa Croazia al Radnik, squadra di Quarta Lega, sono indubbiamente un bel bottino, ma è in campionato che ce n’è più bisogno. In uno dei momenti più delicati degli ultimi anni, Čolak ha realizzato una doppietta per un successo fondamentale, sia per la classifica che per il morale della squadra.

Un momento importante

Sotto la guida del nuovo tecnico Igor Bišćan, nonostante la disapprovazione da parte degli ultrà per il suo ingaggio, è andato tutto nel migliore dei modi anche per Čolak. Cos’è cambiato in due settimane? “Devo confessare che in questo periodo, dopo il cambio dell’allenatore, abbiamo lavorato bene soprattutto a livello mentale. Personalmente, posso dire che l’allenatore Bišćan ha parlato molto con me, dandomi fiducia e cercando di incoraggiarmi, comprendendo il momento che stavo attraversando assieme alla squadra. Lo avete visto anche voi che il nostro atteggiamento fin dall’inizio è stato quello di una squadra scesa in campo per vincere. Tra di noi in campo c’è stata molta intesa, quella che nelle gare precedenti è venuta meno. Il gioco è stato fluido e veloce, con pochi errori. Quando funziona la squadra, anche per un attaccante come me ci sono maggiori opportunità per segnare. Questo per me è stato un momento particolarmente importante in un periodo nel quale era indispensabile fare risultato. Ci è andata bene e adesso possiamo guardare con più fiducia al prossimo appuntamento”.

Il derby per il rilancio

Il seguente incontro non è come gli altri. Ogni sfida con l’Hajduk è qualcosa di speciale e lo stesso Kek, che al Poljud ha uno score personale straordinario, ha sempre detto che quell’atmosfera ostile dava ulteriore motivazione a lui e alla squadra. Domenica a Spalato le due squadre scenderanno in campo animate dalla tradizionale rivalità, ma senza tifosi. Gli incidenti provocati dalla Torcida hanno fatto scattare una giusta squalifica, ma hanno privato il derby dell’Adriatico di un ingrediente senza il quale il calcio stesso non ha troppo senso. Per l’Hajduk sarà così per complessive quattro gare che dovrà disputare senza pubblico. “Non ricordo di aver mai giocato in queste circostanze, anzi, sono sicuro di non averlo fatto. Il tifo al Poljud è importante per l’Hajduk e il fatto che domenica non ci sarà, forse, potrebbe aiutare noi. Si tratta in ogni caso di una sfida molto sentita e non so se il fatto di giocare in quelle condizioni aiuterà di più noi o loro. Noi in campo dobbiamo restare concentrati su noi stessi, senza pensare all’ambiente che sarà sicuramente inconsueto, con l’unico obiettivo di fare un buon risultato. Tra di noi regna un’atmosfera positiva dopo le difficoltà che abbiamo attraversato e che speriamo siano superate definitivamente. Penso che in questo campionato avremo ancora tante cose da dire. Possiamo toglierci delle belle soddisfazioni”, conclude Antonio Mirko Čolak, giocatore del quale Bišćan ha eccome bisogno.

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