Bišćan: «Vista la situazione, va bene così». Oreščanin: «Punto da non sottovalutare»

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Bišćan: «Vista la situazione, va bene così». Oreščanin: «Punto da non sottovalutare»

FIUME | Rijeka e Hajduk hanno chiuso anche il loro terzo confronto stagionale in parità. Se i primi due match si erano conclusi sul punteggio di 1-1, il derby numero 152 non ha visto né vinci né vincitori, ma nemmeno troppe emozioni e gol. L’aspetto positivo è che i quarnerini hanno conservato otto lunghezze di vantaggio sugli spalatini, rimanendo in piena corsa per il secondo posto, alle spalle della Dinamo.

“Una partita complicata ed equilibrata, tra due squadre toste – osserva nel dopopartita il tecnico zagabrese sulla panchina del Rijeka, Igor Bišćan –. Nel primo tempo l’Hajduk ha sfoderato maggiore aggressività e ha controllato a tratti il centrocampo. Nella ripresa le cose sono un po’ cambiate, con il Rijeka più intraprendente e concreto sul piano della costruzione della manovra offensiva e delle occasioni avute. Visti i problemi della vigilia, posso e devo essere soddisfatto per l’impegno profuso in campo dalla mia squadra. I ragazzi hanno messo tanta energia e si sono comportati tutto sommato bene nel corso dei novanta minuti, in particolar modo nella ripresa. Ho l’impressione che ci sia servito un po’ di tempo per carburare, dopo un approccio non certo ideale. Abbiamo provato a vincere, e sfido chiunque a dire il contrario, ma alla fine quanto fatto in campo non è bastato per conquistare i tre punti in palio. Adesso dobbiamo andare avanti e pensare al prossimo impegno, nel quale bisognerà puntare alla vittoria. Purtroppo, la situazione d’emergenza inerente agli infortunati è destinata a perdurare per ancora qualche settimana”, l’analisi sul match da parte di Bišćan. Il tecnico ha riservato anche una battuta al neoarrivato Robert Murić, entrato in campo a partita in corso. “Nell’arco di pochi minuti ha fatto vedere cose davvero molto interessanti. Si vede che ha buone qualità tecniche e quando ritroverà la forma migliore potrà darci sicuramente una mano. Credo che troverà maggior spazio già nella prossima gara”.

«Fiumani sempre più pericolosi»

Dopo il successo in casa dell’Osijek e quello al Poljud con la Lokomotiva, l’Hajduk ha provato a fare il colpaccio anche a Rujevica, ma alla fine ha dovuto accontentarsi di un punto. Il tecnico Siniša Oreščanin, pur ammettendo che lo 0-0 finale ci sta tutto, è sembrato un po’ rammaricato per non aver saputo sfruttare meglio l’occasione contro un avversario con i giocatori contati. “Inutile negare che il risultato è giusto. Noi abbiamo fatto meglio nel primo tempo: come si direbbe nel linguaggio calcistico, ‘abbiamo controllato la situazione’, ma va detto che il Rijeka ha avuto una ghiotta opportunità con Puljić, sul quale è stato bravissimo il nostro portiere Posavec. Nella ripresa non abbiamo saputo invece mantenere lo stesso ritmo, complice il calo di qualche giocatore, Palaversa su tutti. Direi, pertanto, che i secondi 45 minuti sono stati di marca quarnerina. Ci hanno attaccati e come la partita volgeva al termine così il Rijeka si faceva sempre più pericoloso. Con il sostegno del pubblico i fiumani hanno avvertito l’occasione di colpirci e provare a vincere. Pertanto, alla fine possiamo essere soddisfatti con il pareggio. Forse non siamo stati ai livelli degli impegni precedenti, ma non dimentichiamo che l’avversario era di quelli tosti. Tutto sommato, ritengo che abbiamo fatto un passo avanti.

Župarić: «Guardiamo avanti»

Dario Župarić ha avuto parecchio da fare per controllare a dovere Francesco Tahiraj, che non si è visto troppo. Anche per il difensore il risultato è giusto: “Se prendiamo in considerazione la situazione nella quale siamo venuti a trovarsi prima del derby, con un grande numero di indisponibili, alla fine dobbiamo essere soddisfatti dal pareggio. Non abbiamo disputato certo una gara memorabile e non abbiamo avuto nemmeno tantissime occasioni per segnare, ma resta pure il fatto che nemmeno l’Hajduk si è visto più di tanto. Cerchiamo di salvare le cose buone e rimediare a quelle negative perché già venerdi c’è l’impegno in casa del Rudeš”.

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