Bišćan: «Il Rijeka è favorito ma serve determinazione»

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Bišćan: «Il Rijeka è favorito ma serve determinazione»

FIUME | Non ci sono ragioni storiche, antiche ruggini o quant’altro a poter determinare il rapporto tra le tifoserie, ma le partite tra Rijeka e Istra 1961, anno dopo anno, vengono condite da dosi sempre maggiori di rivalità. Sarà il richiamo del campanile, ma questa sfida merita sempre più di essere considerata un derby. Se ne rende conto anche l’allenatore del Rijeka, Igor Bišćan, che ieri ha annunciato, assieme a Robert Murić, uno degli ultimi arrivati a Rujevica, la contesa che si giocherà stasera alle 18 a Rujevica: “È un derby tra vicini di casa, una di quelle partite che hanno un peso particolare. Ultimamente le gare tra queste due squadre sono state interessanti e imprevedibili. Ricordiamo soprattutto il 3-3 di Rujevica in estate. Per il fatto che giochiamo in casa e per la situazione in classifica dobbiamo accettare il ruolo di squadra favorita. Pertanto, è superfluo dire che puntiamo a conquistare i tre punti in palio. L’Istra è una di quelle avversarie che vanno prese molto sul serio perché è in grado di creare grossi problemi se non viene affrontata con determinazione e concentrazione dal primo all’ultimo minuto”.

In questo scorcio di stagione, dopo la sosta invernale, la squadra fiumana è stata fortemente condizionata dagli infortuni che hanno richiesto tanti cambiamenti in ogni settore del campo. La situazione, gradualmente, si sta normalizzando, anche se i “pezzi da novanta” sono tuttora indisponibili. I due bomber, Antonio Mirko Čolak e Heber, non possono ancora aggregarsi. Il primo, come ha spiegato Bišćan, è stato sottoposto a test, ma il suo problema muscolare è tale da non poter venire sottovalutato. In altre parole, non prova dolore, però non se la sente ancora di sottoporsi a un carico eccessivo. Heber nei giorni scorsi si è allenato, ma… “Non è ancora pronto per il rientro”, ha tagliato corto il tecnico. Per l’attaccante brasiliano si parla da tempo del suo trasferimento all’estero, per la precisione in Cina dove il calciomercato è ancora aperto. Bišćan ha tuttavia voluto precisare che non è questo il motivo per cui non verrà inserito nella rosa per la gara con l’Istra 1961.

Punčec torna disponibile

Per il resto, non ci saranno grandi cambiamenti rispetto alla squadra scesa in campo a Zagabria e vittoriosa sul Rudeš per 4-2. Escoval, uscito a metà gara a causa della di una distorsione alla caviglia, ne avrà per almeno due-tre settimane. “Ne so qualcosa anch’io – dice Bišćan – da quando ero giocatore. Comunque, non sono qui per fare il dottore o il fisioterapista. Dobbiamo aspettare e avere pazienza. In compenso, per la posizione di stopper potrò disporre di Punčec, che dovrebbe essere pronto dopo la lunga assenza. Tomečak è indisponibile e sapremo entro qualche giorno quando e a che regime potrà tornare ad allenarsi”. Il laterale era arrivato poche settimane fa per presidiare la fascia destra e, protagonista nelle prime stagioni dall’arrivo del presidente Damir Mišković, sarebbe dovuto essere un vero rinforzo. Invece, c’è stato anche l’infortunio di Raspopović, per cui nella posizione di terzino Bišćan ha dovuto ricorrere a Kvržić, che per vocazione gioca decisamente più avanzato.

Attenzione al contropiede

L’Istra 1961 è una squadra che non segna tanto, ma che allo stesso tempo non subisce molti gol. Il Rijeka non avrà vita facile contro una formazione coperta, che ama agire in contropiede. “Si tratta di un’avversaria difficile da definire. Parliamo di una squadra molto disciplinata, che riesce a tenere testa a tutti. Ne sa qualcosa anche la Dinamo, alla quale l’Istra ha creato non pochi problemi. Forse i polesi non hanno un grande potenziale offensivo, ma è anche vero che non è semplice scardinare la loro difesa. Da parte nostra ci vorrà il massimo impegno”, ha concluso Bišćan, annunciando che rispetto a una settimana fa non ci saranno molti cambiamenti nell’undici di partenza, non per scelta bensì per necessità, visto che ci sono diversi indisponibili. Nel turno successivo ci sarà la trasferta al Maksimir con la capolista. Niente calcoli? “Questi punti sono per noi troppo preziosi per poter anche pensare di fare dei calcoli. Siamo concentrati sull’Istra. Nella situazione in cui ci troviamo, i punti valgono ancora di più”, risponde il tecnico.
Con il Rudeš, Robert Murić è stato schierato per la prima volta dal primo minuto, sistemato a centrocampo sulla fascia sinistra. Tutto sommato, la sua è stata una discreta prestazione nella quale, anche se a sprazzi, ha fatto capire di che pasta sia fatto. “Sono stato accolto bene dai miei compagni di squadra, mentre in campo credo che ci sia ancora bisogno di tempo per adattarmi e inserirmi negli automatismi. Mi sento bene e di allenamento in allenamento credo di avvicinarmi ai livelli richiesti e alla possibilità di giocare per 90 minuti”.

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